. L'Adamo : sacra rapresentatione. ne il forte Imperador de la tartarea Corte : Ecco il rimbornho ancora , che T/ sfor-^a a lafciar ogni dimora» Ecco la sfera de lardente foco jirficcio Prence di sì ardente e boro Lafcta^ per inchinarf al fuogran Duce,jirion. Da le piagge de laria , anchio difendo > Io chzArion mappello ^ Gran domator dt così alata fchiera Per njhidir De la Reggia Infernale Per inchinarmi al ^ume Da mille occulte fotterranee ite Tarpalce il grande fa gli terrei Jpir ti Jl:^a la fronte al Da cento vene acquofe, E da forgenti finti, Da riui, da


. L'Adamo : sacra rapresentatione. ne il forte Imperador de la tartarea Corte : Ecco il rimbornho ancora , che T/ sfor-^a a lafciar ogni dimora» Ecco la sfera de lardente foco jirficcio Prence di sì ardente e boro Lafcta^ per inchinarf al fuogran Duce,jirion. Da le piagge de laria , anchio difendo > Io chzArion mappello ^ Gran domator dt così alata fchiera Per njhidir De la Reggia Infernale Per inchinarmi al ^ume Da mille occulte fotterranee ite Tarpalce il grande fa gli terrei Jpir ti Jl:^a la fronte al Da cento vene acquofe, E da forgenti finti, Da riui, da torrenti, e fumi, e mari, E da mille paludi > e fi agni, e laghi, Ondofo i qual mi fin , di molli fpirti Humido fnnaioìe a nuoto ^ a volo Qomparui qui per ojpruare anchio il fot terraneo T>io* 2^ Ecco i6 S^ ATTO QJARTO Z^olan. Ecco da fatro JhiJ^o a laer chiàrOyche Lucifero forge ; ed ecco ficoLa più fugace fchiera1)e configltert Inferni. SCENA SECONDA. Lucifero, Spiriti Ignei, Aerei, Terrei, Acquatici,Infernali ^^7a\?ìW7 ^^ ^^^^ > ^hi ^^ce odiata /^\v ^^^ ^ *^^^^ ^ ^^ ^^^ dri^:^o lo fguardoCieca talpa d!Auerno \E fatto Angel deliro P tnah. D E L L*A D A M O. 97 jE^ tnahbaglioy e m accorroB immortalmente io moro . Belear. A che ti lagni, a che t afflici ò ^ume fDeh rafprena il ciglio, e mira intornoTremolar palme, e ^venti/lar ^ejjilliOpra di quel valor, chel Ciel già vinfe,Ed hor del Adendo pur gode, e trionfatiAh troppo al vincitor è inferma gloriaSe allegrarJi non sa dalta littoria, Lucife. Perditricelittoria, indegno vanto,Rifo conuerfo in piantoE quanto Himi tà gloria dInferno ,j4ht eha trouato il CieloVn nouo modo ad onta nojìra eternaDi far j che7 lmto vincitor rimanga,E trionfi perdendo, Jidirim. Quat dacute faette al cor mi volgiSignor colpi fpietati ì Lucif. Ahiy eh a nultaltro fn njì trajfi a volo,E dal Foco , e da fAria,Da la Terra, da lAcqua^ e giù dal centro ^Se non per che formiam flretto coniglioOnde cada trafitto in tutto IHuomOy


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