. Storia dell'Italia antica. omeregio, tanto più facile avrebbe conseguita la gloria del-larmi, quanto soprastava in clemenza, temperanza edogni altra bontà. — Il corpo, prima che arso, fu snudatosul Fóro dAntiochia destinatogli a sepoltura. Se portassesegni di veleno non é chiaro; interpretandone ciascuno ammaliare e niuleJire e consacrare agli Dei infernali, è attestato da pa-recchie tavole greche e latine che ancora rimangono, piene di siffatteimprecazioni. Vedi Boeck, Coì-pus inscript. Graec, 5;5S e 539; Henzeu,Annal. Istit., 1846, pag. 203--217, e Bitllet. htit., 1849, pag. 77; Lo-norrnan


. Storia dell'Italia antica. omeregio, tanto più facile avrebbe conseguita la gloria del-larmi, quanto soprastava in clemenza, temperanza edogni altra bontà. — Il corpo, prima che arso, fu snudatosul Fóro dAntiochia destinatogli a sepoltura. Se portassesegni di veleno non é chiaro; interpretandone ciascuno ammaliare e niuleJire e consacrare agli Dei infernali, è attestato da pa-recchie tavole greche e latine che ancora rimangono, piene di siffatteimprecazioni. Vedi Boeck, Coì-pus inscript. Graec, 5;5S e 539; Henzeu,Annal. Istit., 1846, pag. 203--217, e Bitllet. htit., 1849, pag. 77; Lo-norrnant, I)e tubulis decctionis plumbcis Alexondrinis, in , 1854, pag. 365-382. I Cap. il PISONE LIETO E RIBELLE. 2r,a diversamente secondo che pendeva a pietà verso Germa-nico e a concepiiti sospetti, ovvero al favor di Pisone » *.Pisone, avuta la novella nellisola di Coo, ne fece granfesta, uccise vittime, menò furiosa allegrezza, e Plancinasi vestì panni più lieti. Poscia tornò a Siria donde era. stato cacciato, e apertamente ribelle tentò invano di ri-pigliarne il governo dato già a Gneo Sanzio dal consigliodei legati e dei senatori del campo; e infelicemente com-battè in guerra civile, e fu vinto e preso e mandato a > Tacito, II, G9-7:;; Svetonio, Cstliy-^ 1-j; Dioae, LVII, IS. 263 LUTTO PUBBLICO A ROISLA. E ONORI AL MORTO. [Lib. VII. Roma , ove preparavasi contro di lui grossa tempesta da-gli amici del morto, intenti a raccoglier prove Roma, come prima giunse la notizia della malattiadi Germanico, il popolo scoppiò in ira e lamenti; e aper-tamente accusavano le trame di Livia con Plancina. Poiquando certi mercatanti partiti di Siria portarofio nuovepiù liete si fece smodata allegrezza: corsero in folla levie gridando: Salvo Germanico, è salva Roma, salva lapatria; corsero con lumi e vittime al Campidoglio perringraziare gli Dei, e quasi divelsero le porte del tempio:da ultimo saputa con certezza la morte, vi fu silenzi


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