. Le imprese illvstri : con espositioni et discorsi. verfi ; Così sajpira alglorhfo regno,Cosi qua gin ft gode,Et la ftrada dei del fi troua A qual bellifsima Imprefa (ì vide chiaramente effer come in-fpiratadal fuo Genio migliore, ò da D i o Itellb nella mente diquclgentilifsimo,&virtuoiìfsimogiouene , poi che effendofi conmolta gloria dottorato quelli anni adietro in Padoua, non auédoancor pelo alcuno in voltOj&tornatofeneà Roma per adoperarepoi fempre al feruigio della patria,& onor,&gloria della cafa fua,non flette fé no alcuni pochifsimi giorni adefler chiamato & gui-dato in Ciel


. Le imprese illvstri : con espositioni et discorsi. verfi ; Così sajpira alglorhfo regno,Cosi qua gin ft gode,Et la ftrada dei del fi troua A qual bellifsima Imprefa (ì vide chiaramente effer come in-fpiratadal fuo Genio migliore, ò da D i o Itellb nella mente diquclgentilifsimo,&virtuoiìfsimogiouene , poi che effendofi conmolta gloria dottorato quelli anni adietro in Padoua, non auédoancor pelo alcuno in voltOj&tornatofeneà Roma per adoperarepoi fempre al feruigio della patria,& onor,&gloria della cafa fua,non flette fé no alcuni pochifsimi giorni adefler chiamato & gui-dato in Cielo,improuifamcnteinquautoàgli altri,ma non giàforfè in quanto à lui iìeiXo, che così à tempo auea moilrato di pro-porfelojdi fperarlo, & di de/ìderarJo con quefta Imprefa, non infoggetto damor terreno,comc letà fua aurebbe comportato, matuttafpirituale, & riuoltaà 0 i o, comegli già vi|vedeua voltoil penfiero,& incaminato il breae,& felicifsimo corfo del vi-ìier fuo. BERNA- SIS BERNABÒ *°™^ ^^»i:>^^^a-^—T^ Min !..-I—11,111 ,ji I I . I «? -j Jtnj^ Ella cafa Adoffta quanto tempo abbia tenuto ilprincipato in Genoiia,& quanti grand ij& valorofìSignori abbia auiiti, per efler cofa notifsjnia nellein:orie,& nelle lingue & orecchie del mondo,nonaccade ricordar qui altro, che quanto fa al pro-„««„«.„«,—-B—» pofito deUinterpretatione diqitaImprefa, cioè,che Bernabò Adorno autor di quefta Imprefa, volendo feguirlinftitutione de* Tuoi maggiori in oireruare,& feruire la Beai CafadAvs TR I A , fu dato dal padre,&dal2Ì0 5 allor DucediG^no-ua fin dalla prima fua fanciullezza ad inftituirfì nella cafa, & ne iferuigi di Carlo V. & ritrouandofi il detto giouene in ] s p a-G N A, oue parcjche per virtù de Cieli, &: per onorata profefsione


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