Storia dell'Italia antica . rte sua gli assolve. Allora Bruto accusa Collatino davanti al popolo eg-r ingiunge di lasciare il consolato e di partire da Roma. Lucrezio suosuocero lo prega a dimetteisi volontariamente, e ad andare in esilio. Col-latino cede alle preghiere, e Bruto lo colma di elogi e di onori, e ag-giunge in dono cinque talenti ai venti che gli dava la Rcqjubblica. Colla-tino parte e si ritira a Lavinio (Dionisio, V, 9-12). (^) Livio, II, 5 ; Floro, I, 9. Dionisio (IV, 22) dice che quel campo erasacro a .Marte fino dai tempi del re Servio Tullio. 1 Livio, II, 5; Dionisio, V, 13;


Storia dell'Italia antica . rte sua gli assolve. Allora Bruto accusa Collatino davanti al popolo eg-r ingiunge di lasciare il consolato e di partire da Roma. Lucrezio suosuocero lo prega a dimetteisi volontariamente, e ad andare in esilio. Col-latino cede alle preghiere, e Bruto lo colma di elogi e di onori, e ag-giunge in dono cinque talenti ai venti che gli dava la Rcqjubblica. Colla-tino parte e si ritira a Lavinio (Dionisio, V, 9-12). (^) Livio, II, 5 ; Floro, I, 9. Dionisio (IV, 22) dice che quel campo erasacro a .Marte fino dai tempi del re Servio Tullio. 1 Livio, II, 5; Dionisio, V, 13; Plutarco, Val. Public, 8; Ovitlio, Met., XV, 759; Vi-truvio, III, j; Nibljj, Roma antica^ I, pag. 61, ecc.; Canina, Edi/zi di lioma antica^voi. IV, tav. 211 e 213. Gap. I.] PRIME IMPRESE DELLA LIBERTA. 623 Etruschi di aiutarlo con le armi : e i Tarquiniesi e i Ve-ienti muovono una grande oste ai danni di Roma. Mala nuova libertà sa difendersi, e corre ardimentosa arespingere gli assalti. I due consoli Bruto e Valerio con-. Pianta dellIsola Tiberina colla sua forma di barca (Canina). ducono lesercito, e si affrontano coi nemici presso laselva Arsia. Bruto e Arunte Tarquinio, ambedue allatesta della cavalleria degli eserciti sincontrano i primi,vengono a singolare conflitto e cadono mortalmente fe-riti («). La battaglia è terribile, e il campo si riempiedi strage. Gli eserciti sono rifiniti, ma niuno vuole darsi () Dionisio e Livio attribuiscono lo stupro di Lucrezia a Sesto Tar-quinio. Ma Floro (I, 10) lo attribuisce ad Arunte: Tarquinii tamdiu di-micaverunt, donec Aruntem filium regis, manu sua Brutus occidit,superque ipsum mutuo vulnere expiravit; piane quasi adidterum adinferos usque sequeretur. Tante sono le incertezze di queste tradizioni ! 624 MORTE DI BRUTO. CONCORDIA DELLA NUOVA REP. [Lib. II. por vinto finché nel cuore della notte una voce uscitadalla selva Arsia annunzia che la vittoria è dei Romani,perchè hanno perduto un uomo di meno (). Gli Etru-schi a queir


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