. La malaria : secondo le nuove ricerche : con tavole e figure intercalate nel testo . suo tempo delle mirabili conquiste delluomocontro la malaria: qui tracceremo brevemente la storia dellamalaria romana nelle varie epoche. Epoca preromana. — Lavori colossali di bonifica furono ese-guiti dai primi abitatori del Lazio. Nella campagna romana, al disotto di un basso strato diterreno vegetale, le colline sono costituite principalmente ditufo vulcanico, il quale, essendo finamente poroso, trattienelacqua di pioggia, donde unumidità persistente nel scemare questa umidità, e ad avere ac


. La malaria : secondo le nuove ricerche : con tavole e figure intercalate nel testo . suo tempo delle mirabili conquiste delluomocontro la malaria: qui tracceremo brevemente la storia dellamalaria romana nelle varie epoche. Epoca preromana. — Lavori colossali di bonifica furono ese-guiti dai primi abitatori del Lazio. Nella campagna romana, al disotto di un basso strato diterreno vegetale, le colline sono costituite principalmente ditufo vulcanico, il quale, essendo finamente poroso, trattienelacqua di pioggia, donde unumidità persistente nel scemare questa umidità, e ad avere acqua di consumo, viscavarono quegli antichi, per centinaia di chilometri, una retedi gallerie, la maggior parte dellaltezza duomo. Ling. Di Tuccie il prof. Tommasi-Crudeli lebbero alcuni anni or sono ad illu-strare. La fìg. 1 mostra una collina scavata da queste gallerie, STORIA dellEPIDEJnA a mo di un drenaggio a tre piani, che alla base della collinastessa raccoglie lacqna che filtra dal tufo, e che certamentedovea essere utilizzata come acqua potabile; difatti nel 2° piano. ^^^^f. J Fiff. 1. i 1 Ci ,_, - c: •o ?=? - ) Fif dei canali, in uno strozzamento che comunica col piano piùbasso di questo drenaggio fu rinvenuto un filtro, cioè (fig. 2)una grossa lastra di piombo bucarellata, che èil campione di filtro più antico della nostraciviltà occidentale. Altre colline hanno un sif-fatto drenaggio a due piani o a un piano solo. Con questi e simili lavori di bonifica certo lamalaria nellAgro romano dovette essersi atte-nuata di molto, perchè nei luoghi divenuti poie rimasti anche oggi inospitali, sorsero per opera delle primecolonizzazioni latine e fiorirono ad es. Lavinium, Lauientum^Gahii, e, per opera Etruschi, Falerii^ Veti, Capene; nondovette però essere abolita ; tanto è vero che molto antico ediffuso fu qui il culto della Dea Febbre, e Cicerone stesso ri-ferisce la vecchia tradizione che, ^qt fondare la città, Romoloscelse un luogo in regione pestilen


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