. Delle monete e dell'instituzione delle zecche d'Italia, dell'antico e presente sistema di esse: e del loro intrinseco valore, e rapporto con la presente moneta dalla decadenza dell'impero sino al secolo XVII ... o di fopra, che il Fiorino valeva trecentoanni fa Lire una in Firenze, in Lucca, in Milano ec,ed ora 13. 14. 015., credettero, che dandofi ora u-na tal fomma di Lirs per compeniazione dì quellan-tica, fi venilfe a dare tredici, quattordici, o quindi-ci volte più di quello, che fi dovrebbe: onde conchiu^fero doverfi corrifpondere fecondo il valor però vedendo qualche b
. Delle monete e dell'instituzione delle zecche d'Italia, dell'antico e presente sistema di esse: e del loro intrinseco valore, e rapporto con la presente moneta dalla decadenza dell'impero sino al secolo XVII ... o di fopra, che il Fiorino valeva trecentoanni fa Lire una in Firenze, in Lucca, in Milano ec,ed ora 13. 14. 015., credettero, che dandofi ora u-na tal fomma di Lirs per compeniazione dì quellan-tica, fi venilfe a dare tredici, quattordici, o quindi-ci volte più di quello, che fi dovrebbe: onde conchiu^fero doverfi corrifpondere fecondo il valor però vedendo qualche barlume di differenza, maincerti efiendo del quanto, piuttofto che lafciare ali*arbitiio delitigj, e delle private paffioni la riduzione,ehefsi difperavano poteile ritrovarfi giammai, ricor-fero allautorità della Legge, invitando il Mondo afottoporfi alledecifioni delìa a mifura delle circoltan-ze 5 e de tempi. E tanto vero è, che codetta fu laragione, che indulTe gli uomini aconfeguenze sì (tra-ne, che non (ì ritroverà ninnodeDotton, ilqualetrar*tandofi di fpezie nota , ed efiitente , non decida fe-condo le Leggi delmutup; che vuol dire per la in-tera relìituzione della medefima fpezie ricevuta». DEL Ì^S BEL VaEORE, e della PROPORZIONI DELLE KESTlTUZrONI DE CAPITALI POSTI NE BANCHI PUBBLICI, E DELLE REDENZIONI ec. S. Vili DOpo quanto abbiamo detto, ed ofTervato fin ora,fembra veramente fuperfluo il ritornare in que-ftioni, che non hanno di divcrfo nuir altro, che ilnome. Quando trattafi di reftituzione, devefi reititui»re o la fpezie illelFa, che fi è ricevuta, o mancandoquelia , un intero equivalente compeniacivo. Puretrat-landofi quivi dun argomento, in cui la parte debi-trice può divenir Giudice, e Giudice favorabiie a fe^medefima, dobbiamo col metodo ufato di fopra efa-minare di nuovo cofa debba reibtuirfi in cafo di af-francazione deCapitali polii ne pubbhci Banchi incafo di rendenzione di Regalie alienate ec. Suppongo adunque, che Tizio nel 1474. J ^^**lano
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