. Della piu che novissima iconologia . ògna flare in otio caufa, & origine do-gni male, & però ben dille Q\x\ remedio a~,periere cupidinis tortori fono, come riferifee 0Pierio Valeiriano nel lib. 2 2,de gli fuoi Geroglifìchi, il firn-bolo della Caftità,perciòchela Tortora perdu*to che ha la compagnia, non fi congiunge maipiù. Lofcetro fignifica il dominio, che ha fopradi fé il callo, perciò che fé bene la carne è prin-cipalmente nemica dello fpirito, nondimenoquando egli vuole non può eflèr maiabbattu-to,ne vin to da quella, & fé bene e fcritto. Con-tinua pugnalar


. Della piu che novissima iconologia . ògna flare in otio caufa, & origine do-gni male, & però ben dille Q\x\ remedio a~,periere cupidinis tortori fono, come riferifee 0Pierio Valeiriano nel lib. 2 2,de gli fuoi Geroglifìchi, il firn-bolo della Caftità,perciòchela Tortora perdu*to che ha la compagnia, non fi congiunge maipiù. Lofcetro fignifica il dominio, che ha fopradi fé il callo, perciò che fé bene la carne è prin-cipalmente nemica dello fpirito, nondimenoquando egli vuole non può eflèr maiabbattu-to,ne vin to da quella, & fé bene e fcritto. Con-tinua pugnalar a vifforia,nondimeno è dettodi fopra, quando lhuomo ha faldo proponi-mento , in contrario non può efieriùperato iaalcun modo, & prima fi deue mettere in effecu-tione quel verfo dOuidio nel terzo libro delleMetamorfofi,quando dice .Ant€,ait>moriar, quamfit tibi copia noftrìiChemiferamente traboccare nel vitio dellecarnali concupifeenze. G * CASTI. no Della nouiiìlma IconologiaA S -T I G O. v€),. DIPINGEREMO per ilCaftigo vnr-huomo in atto feroce, & leuero, che ten-ghiconlà delira mano vnafaire,© accetta—»chedirvoglimno, in maniera chernofiri di vo-ler con cfL ieueriffimamentedarcvn folcolpo,-& a canto \iik vn leone in atto di sbranare^*vnorià. Non {blamente appreflb de Romani,mà an-cora appreflb alcuni popoli delia Grecia, Ia^*fcure ni geroglifico di feuerifllmo caftigo , ficerne fi può vedere, nelle medaglie del popolodi Tenedo,del qual tratta Polluce,perche-*ilP è haueua fatta quella lègge—vche chi fufìe flato trouato in adulterio, cosimafchioi come femina, ruffe decapitato con lafcure,&non haucndocglì pedonato ai prò*priojfignuojo,volfeancorcheiiefuflèfattame-»i©ria temefl \ ederelle Medaglie di Tenedo> che da «~vna. banda vi è la feure, & dallaltra! CheilLeonendlaguifa fbpraderta fignirT-chì il Caftigo, ne feruiremo dì quello, che citiEliano, feriti© da Eudomio, cioè, che vn Leo-ne, vnOrfa,&vn Cane nut


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