. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . E certanmte in quella fua grande^e frofpera for-tuna t4 L ^ j M T j^ :e s n tima il motto fu- argutipmce da generofo/egUhàsiejfe applicato vn proportionato Joggctto, come fecefuofiatello Ben Framefco dt CandiaM quale haue--uà per imprcfa la montagna della Chimera , oneroAcrocerauni fidminata dal Cielo ^ con le parole adimitatiomd^BoratiOyVE^ivnr svmmos fvl-iw IK A M o N T E s. xSV come ve


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di Monsignor Giouio, vescouo di Nocera : et del S. Gabriel Symeoni fiorentino : con vn ragionamento di M. Lodouico Domenichi, nel medesimo soggetto : con la tauola . E certanmte in quella fua grande^e frofpera for-tuna t4 L ^ j M T j^ :e s n tima il motto fu- argutipmce da generofo/egUhàsiejfe applicato vn proportionato Joggctto, come fecefuofiatello Ben Framefco dt CandiaM quale haue--uà per imprcfa la montagna della Chimera , oneroAcrocerauni fidminata dal Cielo ^ con le parole adimitatiomd^BoratiOyVE^ivnr svmmos fvl-iw IK A M o N T E s. xSV come verifco con linfelicefuo ejfendo fcannato e gittato m Teucre da Ce^farefuo Ter lo contrario difdicc etiandio vn bel foggettofenz>a motto,comeportìf Carlo di Borbone Conejlabiledi Trancia^che pinfc di ricamo nellafoprauefla dellafua ccpagnia,vn Ceruo con Pali,& io lo njidi nellagiornata di Ghiaradadda\ volendo dlk^che non ba-cando T> 1 M. G I O F J O. ìS Jtando il correrfuo naturalevelocifimo, farebbe njo^lato in ogni diffìcile e graue fericàlo finza fieno,Laquale imprefiyper la bellezza del vago animalej,riufcì (anchor che pompe fa ) come cieca,no hauendomotto alcunoyche gli depiume 5 // che diede mate*ria di varia interpretatìone\ come acutifìmamentc^interpreti) vn gentilehuomo Francefe, chiamato - laMotta Jugrugno,che aneto in Roma apprejfo il Pa-ta^ quando venne l^acerba nuoua del Re ChriBla-mftmofotto Pauia\& ragionandofi della perfidiadi Borbone,dtfp a Papa Clemente, Borbone ^ancho-ra che paia ejjere fiato traditore delfito Re, (jr dellapatria^m^rita qualche fiufa, per hauer detto moltoauantiquelychcipenfaua difiire ypoi che porta


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