. Studi e ricerche intorno ai nostri romanzieri e romanzi del settecento; coll' aggiunta di una bibliografia dei romanzi editi in Italia in quel secolo. edie tradotte dallo spagnuolo ». La plebe è padrona dei teatri; può ciò che vuole;volgare, mentre si recita, fischia, ciarla e grida comein piazza, sputa sui cappelli di quelli che siedono nelparterre e fa battaglie colle bucce degli aranci, e stre-pito coi bastoni. E via via, anche per tutto larticolo VII,lautore continua la sua critica sulluso delle mascheree sui difetti dei comici. Tutte cose delle quali, abbiamovisto, anche lo stesso Chiar
. Studi e ricerche intorno ai nostri romanzieri e romanzi del settecento; coll' aggiunta di una bibliografia dei romanzi editi in Italia in quel secolo. edie tradotte dallo spagnuolo ». La plebe è padrona dei teatri; può ciò che vuole;volgare, mentre si recita, fischia, ciarla e grida comein piazza, sputa sui cappelli di quelli che siedono nelparterre e fa battaglie colle bucce degli aranci, e stre-pito coi bastoni. E via via, anche per tutto larticolo VII,lautore continua la sua critica sulluso delle mascheree sui difetti dei comici. Tutte cose delle quali, abbiamovisto, anche lo stesso Chiari si era già lamentato. (i) Questo pseudonimo di Tartana, ^otio al quale nascondesi Carlo Gozzi, fu sugge-rito al Piazza da quel libercolo satirico intitolato La 7ar/ana degli i/i/lussi, che il Gozzipubblicò a Venezia nel 1756 contro il Goldoni ed il Chiari. — 171 - A trent anni adinique, Antonio Piazza si potevagloriare padre di numerosa prole : quasi venti scolaro del fecondo abate bresciano aveva ormaisuperato il maestro. Ed ora egli sentì il bisogno di respirare aria vivace come indubbiamente egli era, didee. ,. ilio, ^irtu più fisrtua e om .^_ -ipcjso ruDu-atrUtnfb, un toh :il/i?••- Le stravaganze del caso di A. Piazza, Bergamo, Locatelli, 1772. larghe, e animato da un desiderio insaziabile di sapere,sentì bisogno di aprire il volo fuori della sua partì. Nel 72 lo troviamo a \icenza, a Milano ed a Ber-gamo, nella quale ultima città pare dimorasse qualchetempo. Le stravaganze del caso^ dedicate « a Sua Eccel-lenza il sig. Vincenzo Dolfin di S. Leonardo » con let- tera datata da Milano, il 10 ottobre di quellanno, furonopubblicate a Bergamo presso Francesco Locatelli. ) E nello stesso tempo che lascia Venezia, il Piazzapare si determini a decisamente abbandonare le ormedel Chiari, ad emanciparsi del tutto, e coltivare di pro-posito quella forma di romanzo breve, semplice din-treccio, drammatico e passionale,
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