Trieste . castello di Aliramar è conservatocon ogni cautela, e conserva oggi, dopo oltre cinquantanni desistenza, la crudezzadelle cose nuove. Ma guardatelo in certi momenti, in qualche sera calma e velata di nebbia ; paredi essere infinitamente lontani da tutti gli uomini e dalla loro vanità affaccendata ;si crederebbe di essere pervenuti ad unisola perduta in un mare misterioso e cheil castello, sorto per incanto, accolga i fantasmi, abitatori dellisola morta: colla suafronte bianca sul grigio del mare, delle rupi e del cielo, anchesso ha quello sguardo I20 ITALIA ARTISTICA fermo e doloroso


Trieste . castello di Aliramar è conservatocon ogni cautela, e conserva oggi, dopo oltre cinquantanni desistenza, la crudezzadelle cose nuove. Ma guardatelo in certi momenti, in qualche sera calma e velata di nebbia ; paredi essere infinitamente lontani da tutti gli uomini e dalla loro vanità affaccendata ;si crederebbe di essere pervenuti ad unisola perduta in un mare misterioso e cheil castello, sorto per incanto, accolga i fantasmi, abitatori dellisola morta: colla suafronte bianca sul grigio del mare, delle rupi e del cielo, anchesso ha quello sguardo I20 ITALIA ARTISTICA fermo e doloroso che devono avere i fantasmi, quando vengono a conversare coi esso, come la tomba di Achille, non ha altro consolatore che il lamento gravedel mare. Bisogna aver posto piede sulle scalinate, che dal piccolo porto salgono al giar-dino, perchè la impressione di essere fuori della vita commie vanisca, e ne rimangasolo un senso di tristezza ineffabile. Allora ci si volge indietro, e ci si accorge che. MIKAMAK — LA BIBLIOTECA COI Bl STI DI OMERO E SHAKESPEARE. (Fot. Selìastiaiiutti it Benque). non molto lontano la città accende le sue mille fiamme : di fronte a noi il golfo-è segnato dalle linee molli delle coste istriane. Prima di prender terra giriamo il promontorio per vedere ad una ad una letorricelle merlate, ma così diverse dalie torri dei nostri palagi italiani, per la di-versa materia onde sono formate, il marmo bianco dellTstria; sulla torre maggioreuna madonnina, entro una nicchia, sembra collocata a protezione dei naviganti. Dalla parte opposta a quella che guarda Trieste, verso la insenatura di Grignano,sì avanza un breve moletto, in cima al quale una piccola sfinge di granito scrutale onde. E la sfinge di ogni navigatore, che ha nellanimo qualche parte dellinsa-ziabile desiderio di UHsse, la sfinge che attira ai paesi lontani, lenigma eterno che TRIESTE 12 I guida per mari sempre uguali, percorsi colla bramosia dellimpreveduto ; lo affermaanche la scrit


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