Delle antichitá italiche . dete ?Fallace Aite pittrice e tu che vuoi ? Il dotto Carli mio non ben si mostra Nei vostri bronci, e molto mal si fingeQuel Uomo grande nella creta vostra : Ne il rendon ben le vostre pennellate ,Benché maestre siati 9 onde vi pregoDal diffidi lavoro^ ornai cessate , Di se stesso Scultor, di se Pittore, E Plastico di se egli è il gran Uomo,Di se me desino an^i è comp (icore . Voi sol di Lui ci date il materiale,Egli invece ci dà di se me desinoL ingegno , il genio , e V anima immortale Svolgete qtt/lo Libro, e deponete L inutil cure vostre, Ella e di CarliLa vera im


Delle antichitá italiche . dete ?Fallace Aite pittrice e tu che vuoi ? Il dotto Carli mio non ben si mostra Nei vostri bronci, e molto mal si fingeQuel Uomo grande nella creta vostra : Ne il rendon ben le vostre pennellate ,Benché maestre siati 9 onde vi pregoDal diffidi lavoro^ ornai cessate , Di se stesso Scultor, di se Pittore, E Plastico di se egli è il gran Uomo,Di se me desino an^i è comp (icore . Voi sol di Lui ci date il materiale,Egli invece ci dà di se me desinoL ingegno , il genio , e V anima immortale Svolgete qtt/lo Libro, e deponete L inutil cure vostre, Ella e di CarliLa vera imago questa, che vedete . ** ji Xll Sub eiusdem Effigxem •K: a*» EPIGRAMMAAd Lectorem. C V-MRLIUS Hic: Satis hoc: Quis enim plus adderei ultra? Quifve novos Soli ferre velit radios ?Difciplinarum certe Vir maximus Orbem Exhibuit fludiis , o Philomufe, tuis ;Hoc qui nefcit iners , dignus qui nefciat Orbem. O ! non dìgna meo Saecula CARHADE . Sub E amdem. Phoenix CARLIUS Orbis eruditiSaecli gloria , Saeculoque maior .. xm B asti il dir che Carli e desso :E chi più volesse direD* apportare avrebbe ardireNuovi raggi al Sole istesso. Delle sciente ogni regione L Uomo grande perscrutò ,Poscia o Dotto le mostròAlla tua erudizione, Chi lignora egli è ben degno L orbe inter di non sapere .Carli mio di possedereQuanto oh sei secolo indegno ! O Carli felice Del Mondo eruditoTu se la Fenice ,Del Secol V onoreDel Secol maggioreGran Carli tu se. XIV EPIGRAMMA. Cana fenefcentis cum se mihi praebct imago Mundi , res hominum , cogito , jam pereunt ; Ast ubi te , Carli , lapfa omnia cerno potenterErigere, hic Mundus , cogito , jam novus efl Infubrum Regina tuas pande inclyta portas , Semperque fac fint perviae :Herculeis olim , fi vel de Gadibus unus Titum ut viderct LiviumVenerat Italiani: Totus confluxerit Orbis Ut ora cernat CARLII ;Scilicet Hoc vifo, non tantum Livius unus Sed vifa erit ipfa Antiquitas .


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