. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . vivacità di (piriti , che arricchiice 1 anima dei numeri , e deiconcetti maravigliofi, i parendo impoflibile , che fi poQano avertafolo per dono d^-lla natura , fono Itimati doni particolari , e fingolar gra-zia del Cielo ; e Platone difse , che fi muove la mente dei Poeti per di-vin Furore •, col quale formano molte volte nell idea immagini di cole_»foprannaturali, le quali notate da loro in carte , e rilette dipoi, appena lo-ro intefe , e conofciute ; però fi dimandano i Poeti prelfo ai Gentili»pei antico colhime , Santi , generazione


. Iconologia del cavaliere Cesare Ripa, perugino . vivacità di (piriti , che arricchiice 1 anima dei numeri , e deiconcetti maravigliofi, i parendo impoflibile , che fi poQano avertafolo per dono d^-lla natura , fono Itimati doni particolari , e fingolar gra-zia del Cielo ; e Platone difse , che fi muove la mente dei Poeti per di-vin Furore •, col quale formano molte volte nell idea immagini di cole_»foprannaturali, le quali notate da loro in carte , e rilette dipoi, appena lo-ro intefe , e conofciute ; però fi dimandano i Poeti prelfo ai Gentili»pei antico colhime , Santi , generazione del Cielo, figliuoli di Giove , in-terpreti delle Mule -> e Sacerdoti di Apollo , Per lo Ieri vere fi mortra_» ancori 1^0 ICONOLOGIA ancora « che quello Furore fi genera col molto efercizio -, e che la natu-ra non balla « fé non viene dall arte aiutata ; però diiTe Orazio : Cm ego fi «equeo » ignoroque poeta falutor ? Accennando 1* opera deli* arte col non potere » e quella dell* ingegnocoli ignoranza . U R T O , Di Ce/are S^pn .. lovane pallido, vefilto di pelle di Lupo » colle braccia 5 e gambt.^_ nude , e colli piedi alati , in mezzo di una notte. Nella manofiniltra tenga una borfa , e nella delira un coltello, con un grimaldello .Le orecchia faranno fimili a quelle del Lepre . Avrà 1 apparenza molto G attonita Giovane 11 dipinge il Furto» per notare I imprudenza» e la temeri-tà • che è propria dei giovani , e proprifllma dei ladri » i quali vfden-do ogni giorno infiniti fpettacoli di fuccefli infelici di chi toglie col_»infidie altrui la roba , non però H emendano 1 per dare alla fine nellereti I 0 piuttoito nei lacci. La pai- TOMO TERZO. \6ì ta pallidezza del volto , e le orecchia del Lepre fignificano il coa-Ciiiuo fofpetto, e la perpetua pavura, colla quale vive il Ladro » te-mendo Tempre di non elFer fcoperto , e però fugge , e odia la luce, ami-co della notte « favorevole compagna delle fue difonorate azioni . E veltito di pelle di Lupo


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