. Poesie pel solenne ingresso di Sua Eccellenza il signor Alvise Contarini 2do Kr. alla dignità di proccuratore di S. Marco . a di Religion, Giuftizia e Fede,Onde Pindo farà con ben fonoraTuba echeggiar fuo magno nome eh Ei fé ritorno Da augurio almo paefe, D un Eroina e d un Eroe foggìorno, Pre- ( evi ) Pregiatole, corteiè;Ve che lalta Tua mente è ferbatriceDe le beli Arti, e quantoA F Adriaco nome onore ei feoCol fuo chiaro intelletto aureo felice;E lalta Patria intantoDi chiarifìimo onor gli erge trofeoCon mirabil trafporto,E per letizia rofleggianti gote,Mercè de lauree noteDi


. Poesie pel solenne ingresso di Sua Eccellenza il signor Alvise Contarini 2do Kr. alla dignità di proccuratore di S. Marco . a di Religion, Giuftizia e Fede,Onde Pindo farà con ben fonoraTuba echeggiar fuo magno nome eh Ei fé ritorno Da augurio almo paefe, D un Eroina e d un Eroe foggìorno, Pre- ( evi ) Pregiatole, corteiè;Ve che lalta Tua mente è ferbatriceDe le beli Arti, e quantoA F Adriaco nome onore ei feoCol fuo chiaro intelletto aureo felice;E lalta Patria intantoDi chiarifìimo onor gli erge trofeoCon mirabil trafporto,E per letizia rofleggianti gote,Mercè de lauree noteDi buon Configlio accorto,Proccuratoria rifulgente luceGli cinlè intorno, e a popoli remotiMoftrò che i merti fommi a lei fon Te, che da lOlimpo al mare ondofo Gran Nume imperi, e di Vinegia godi,So che non punto afeofoE1 il mio defir, ma lietamente or lodi;Ognor deh ! fa le Adriache genti ornateDi tali Alme bennate ;Deh! fi che al prode Con tari n fia metaAnnofa etate e lieta:Vigilanza e ConfiglioGli ftan davanti al ciglio;Ha i pregi tutti accanto;Il ferbarlo, o gran Nume, anco è tuo vanto. LONO- ( CVI1 ). tff* LONORE EL MERITO APOLOGO GRECO DELL A. M. C. P. P. J^, Onore ai tempi di Saturno era giovine , ajutantedella perfona , agile di membra , e d occhio cerviere .Egli avea per iftinto di andar fèmpre dietro le tracciedel Merito. Ma quefto, pago ibi di giovare fenza rivol-gerli a guardare le n era feguito, andava per la fuavia così ratto, che fi avea pena a raggiungerlo . Inoltreegli cangiava tratto tratto colori , e ipoglie , né parevaaver forme proprie, che 1 diftingueflèro . Talvolta inSembianza di Re beava un intera nazione con favie leg-gi , tal altra coli elmo, e Y usbergo falvava una Cittàminacciata da un ufurpatore : ora in mezzo ad un Par-lamento calmava i furori duna cieca moltitudine , oraportando in mano 1 ulivo, ed il caduceo riamicava dueProvincie difunite dalla diicordia . Del reito femplice efchietto nellabito, nelle parole modefto, non da


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