Passioni del risorgimento; nuove pagine sulla Principessa Belgiojoso e il suo tempo con documenti inediti e illustrazioni . ei che il pittore Moltèni di Milano ri-trasse in uno de suoi quadri più magistrali perlimpronta, per gli accordi vibranti di colore,tanto che fa pensare al Rembrandt; colei che. 144 loro della PEINCIPESSA BELGIO-TOSO non ostante i difetti suoi (cIt eran difetti deltempo, e non i più grossi), mostrava agli spiritiindagatori qualità non comuni, venne deformatada una goffa, orrenda malattia, il gozzo, detur-pante il collo suo flessuoso; e a Parigi, certi chi-rurghi, i quali


Passioni del risorgimento; nuove pagine sulla Principessa Belgiojoso e il suo tempo con documenti inediti e illustrazioni . ei che il pittore Moltèni di Milano ri-trasse in uno de suoi quadri più magistrali perlimpronta, per gli accordi vibranti di colore,tanto che fa pensare al Rembrandt; colei che. 144 loro della PEINCIPESSA BELGIO-TOSO non ostante i difetti suoi (cIt eran difetti deltempo, e non i più grossi), mostrava agli spiritiindagatori qualità non comuni, venne deformatada una goffa, orrenda malattia, il gozzo, detur-pante il collo suo flessuoso; e a Parigi, certi chi-rurghi, i quali sapevano assai bene come unope-razione voleva significare (allora!) morte certis-sima, perpetrarono, per sola bramosìa di lucro,il delitto doperare la povera inferma; la qualesi assoggettò con una dolce, ma ahimè fallacesperanza, ai ferri assassini: Era il 1836; e Cri-stina regalò, allora, spontanea, al fratellastromarchese Alberto Visconti dAragona, tutte ledovizie che per la morte della povera madreaveva ereditato da lei; poiché non è vero chequesta vita sia sempre una valle di lagrime inu-tili e di Vittoria Visconti dAkagona Trivulzio, nata Gherardinimadre della Principessa Belgiojoso dal ritratto a olio dipinto dal 3lolteniora conservato in Casa Visconti dAragona a Milano. vili. I primi anni dellesilio a Parigi. Furono anni poco lieti, ma non così squallidilome si crede, perchè i parenti di Cristina sup-plivano, almeno in parte, al sequestro dei beniinflittole dallAustria. Rifugiatasi a Parigi nel 1831, la principessaabitava, nei primi anni, un appartamento mo-desto; ma avvolgeva la flessuosa persona infinissimi scialli, e sulla mensa voleva calici diMurano, vasi di Sèvres. Nata in mezzo alle do-vizie raffinate, non sapeva rinunciare al su-perfluo: le superflu, chose si nécessaire! escla-mava il Voltaire, che se ne intendeva. Tutta-volta, avea dovuto dare un beir addio ai cavalh,alle carrozze, ai servi gallonati, ai maggiordomi,al lusso pomposo, al fas


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