Storia dell'Italia antica . ò leorigini degli Itali primi nellIndia dalla quale a suo avvisosi diramarono i Pelasgi e i Galli {Derivazione e coltura de-gli antlcM abitatori dItalia, Firenze 1803). Per lindigenatofu poco dopo il Micali che ammise molti popoli originarli,come altrove notammo, e meritò molto di questi studi ri-traendo egregiamente le costituzioni, le religioni e i costumidei padri nostri, illustrati con numero grande di pitture, divasi, di marmi, di bronzi e di ogni sorte di monumenti. Gio-vandomenico Romagnosi nell Esame della storia del Micali(Vedi la Biblioteca Italiana, N 09


Storia dell'Italia antica . ò leorigini degli Itali primi nellIndia dalla quale a suo avvisosi diramarono i Pelasgi e i Galli {Derivazione e coltura de-gli antlcM abitatori dItalia, Firenze 1803). Per lindigenatofu poco dopo il Micali che ammise molti popoli originarli,come altrove notammo, e meritò molto di questi studi ri-traendo egregiamente le costituzioni, le religioni e i costumidei padri nostri, illustrati con numero grande di pitture, divasi, di marmi, di bronzi e di ogni sorte di monumenti. Gio-vandomenico Romagnosi nell Esame della storia del Micali(Vedi la Biblioteca Italiana, N 09 e 70), e in altri suoiscritti, fece venire dalla Mauritania la civiltà italica, e diquesta sua idea cercò le prove nella religione, nelle deno-minazioni etniche e territoriali, nella lingua e nei costumi. Gap. III. ] ROMAGNOSI. DELFICO. lui Raffrontò il temosforo Giano coliAtlante di Libia: il nome diItalia derivò da quello di Tala città di Numidia, credè gliOschi e ffli Ausoni una stessa cosa con oli Auschisi e con. (5-iuseppe Micali (De scxltura del Tenarani). gli Ausei abitatori dellAfrica, e ravvicinò il nome di Esperiadato in antico dai Greci allItalia con gii Esperiti del litto-rale Cirenaico. Nel 1824 Melchiorre Delfico {DelV antica numismatica dclUrcittà di Atri nel Piceno con un discorso iDreliminarc su leorigini italiclie, Teramo 1824) negò che i primi abitatorivenissero in Italia dalla Grecia: non credè ai Greci, gemisin suam gloriam profusissimitm : non ebbe fede negli eti-mologisti, che, al dire di Quintiliano, ad foedissima usque In-dihria delahimtur : e concluse che bisogna rinunziare al vanodesiderio di conoscere quali fossero i primi abitatori dItalia 192 GORGIA, RICCI, MARTELLI, CESARE BALBO. [Lib. L e che dobbiamo contentarci di credere quello che è ragio-nevole, cioè che vi potevano venire da parti diverse. Sui Pelasgi, ai quali aveva dato sì piccola parte il ]\Iicali,studiò lungamente e con frutto il Petit-Radel, come altrovenotammo. E fra i


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