. Iconologia, overo Descrittione di diverse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione, . opra,fanno che à forza fi conofeelerrore, & il merito del caftigo che fi paté. P E X 1 T E H T l Jl. DONNA eftenuata,& macilente in vifb,con habito maninconico>epouero,rifguardi con molta attentione verfoil Ciclo, e tenga con_» ambi le mani vna Craticola, la quale fi pone per fegno della vera-jienitenza da facri Theologi ; perche come eflfa è mezzo fra la cofache fi cuoce,&il fuoco,cofi la penitenza è mezzana fra i dolori del peccatore, & lamordi Dio, il quale è motore dfesfi. Ha la peniten


. Iconologia, overo Descrittione di diverse imagini cauate dall'antichità, & di propria inuentione, . opra,fanno che à forza fi conofeelerrore, & il merito del caftigo che fi paté. P E X 1 T E H T l Jl. DONNA eftenuata,& macilente in vifb,con habito maninconico>epouero,rifguardi con molta attentione verfoil Ciclo, e tenga con_» ambi le mani vna Craticola, la quale fi pone per fegno della vera-jienitenza da facri Theologi ; perche come eflfa è mezzo fra la cofache fi cuoce,&il fuoco,cofi la penitenza è mezzana fra i dolori del peccatore, & lamordi Dio, il quale è motore dfesfi. Ha la penitenza tre parti principali,che fbno,contritione,confcsfione,& fodisfattione;però fi potrà dire che la contritione saccenni con lafpetto malenconico,e dolorof© ; la confesfione con la faccia riuolta al cielo infegno di dimandare perdono, facendola però à Sacerdoti approuati ; & lafodisfattione con la craticola iftromcnto proportionato alla pena tempo-rale , dalla quale fi mifura ancor il merito dì quefta virtù viua* e vitale ; %S8 ICONOLOGIA t e t{ 1 t e 7{ % j, r. DONNA con la vefte di color berettino^la quale farà tutta rotta,& fquarciatajftarà quefta figura mefèa, piangendo, con vn fafcettodi fpine in vna mano, e nellaltra con vnpefce, perche la penitenza deuccflfere condita col digiuno, e col ramarfco. Tenken%a, DOnna vecchia,& canuta veftita dvn panno di color bianco,ma tuttomacchiato,& ftia à federe in luogo folitariofopra vna pietrayiondeefca vn fonte,nel quale fpecchiandofi col capo chino verfi molte lachrimeftando in atto di fpogliarfi. La penitenza è vn dolere de peccati più per amordi Dio, che per ti-mor delle pene ; il qual dolore nafeendò dal corefeerne sé iteffo,& la bruttura delle fue attieni paflatc ? e però fi rapprèfenta fucila Donna che mi» randefi DI CESARE RIPA. jS* ranioflnel fonte,& vedendoli già cofumata dalla vecchiaia,pian gè il tCmpò panato mal fpefo,& lignificato per le fozzure nella candida verte, c]ie èrinnocentia donateci


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