Delle vite de' più eccellenti pittori, scultori, et architetti . o in Italia il modo di co-dre* Riccio |orjre a olio, che a Giouanni da Dt uggia , dl hauerlo crollato in Fiandra : hauendoinVsntti*, .j»vno, e laltro beneficato, & arricchito quefV arte. Perche , mediante quella-*inuentione fono venuti poi fi eccellenti gli artefici, che hanno potuto far qualiviue le loro figure. La qual cofa tanto più debbe efiere in pregio, quanto man-co fi troua fcrittore alcuno, che quella maniera dicolorire aflegnia gli anti-chi . E fé fi poteffe fapere, che ella non fufle fiata veramente appretto di loro »a


Delle vite de' più eccellenti pittori, scultori, et architetti . o in Italia il modo di co-dre* Riccio |orjre a olio, che a Giouanni da Dt uggia , dl hauerlo crollato in Fiandra : hauendoinVsntti*, .j»vno, e laltro beneficato, & arricchito quefV arte. Perche , mediante quella-*inuentione fono venuti poi fi eccellenti gli artefici, che hanno potuto far qualiviue le loro figure. La qual cofa tanto più debbe efiere in pregio, quanto man-co fi troua fcrittore alcuno, che quella maniera dicolorire aflegnia gli anti-chi . E fé fi poteffe fapere, che ella non fufle fiata veramente appretto di loro »auanzarebbe pure quefto fecolo leccellenze deli* antico in quella perfettione:Ma perche, Ci come, non Ci dice cofa, che non fia (lata altra volta detta ,così forfènon fi fa cofa,che non fia (lata fartr,me la patterò lenza diraltro: E lodando fom-roamente coloro, che olere al difegno, aggiungono (empre all arte qualche cofa?-attendere a fcriuere de gli altri. fine della vita £ «intornilo da Meflìna •• i ALES-j- VITA DI ALESSO BÀLDOVINETTI. z8j. VITA DIMESSO BALDO VINETTI PITTORE FIORENTINO. A tanta forza, la nobiltà dell* afte dellaPmrtà, che moiri no*bilihuomim lì fono partiti dall arti, nelle quali farebbonopotuti ncchiiììm» diuemre, e della inclinatone tiraci, con-tra il volere de3 padri, hanno feguico lappetito loronaturà- ,..,...=le , e datifi alla Pittura 9, ò alla Scultura, ò altro fomigliantCJ »/:£*eiercitio. E per vero dire > chi (rimando le ricchezzeejuanta * *?fi deue, e non più ; ha per fine delle fue attieni la virtù, fi ae*qmftaaltnteiori, che Pargentos e loro non: fono3 fenzache non temonomai ninna di quelle cofe, che in breuehora ne fpogijano diqueirericchez-se^terrene» eh* più del doucr icioccameme fono ck-glibuomimftm aicL^*


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