. I trattenimenti di Scipion Bargagli : dove da vaghe donne e da giouani huomini rappresentati sono honesti e diletteuoli givochi: narrate novelle; e cantate alcune amorose canzonette . vero graue in fieni e, &piaccuol Giuoco liberamente pai L:mto,pcr mio ginditio e /iato cor-ti/fimo,. Et Clitiafinque/io mentre diuenuta padrona della Ale-fio/a, & quella a Lepido con beli atto porgendo : Et\ otti qui, glidi/Je, lo firnmentOyColqualemojìrar po/fiate come. & quanta cul-lo ìittllctto vofìro mestarvi fappiate. Et con vna dolce me/tela-ta (opra la mano die/jo, lafciogli in fuo arbitiio la Me/iola .


. I trattenimenti di Scipion Bargagli : dove da vaghe donne e da giouani huomini rappresentati sono honesti e diletteuoli givochi: narrate novelle; e cantate alcune amorose canzonette . vero graue in fieni e, &piaccuol Giuoco liberamente pai L:mto,pcr mio ginditio e /iato cor-ti/fimo,. Et Clitiafinque/io mentre diuenuta padrona della Ale-fio/a, & quella a Lepido con beli atto porgendo : Et\ otti qui, glidi/Je, lo firnmentOyColqualemojìrar po/fiate come. & quanta cul-lo ìittllctto vofìro mestarvi fappiate. Et con vna dolce me/tela-ta (opra la mano die/jo, lafciogli in fuo arbitiio la Me/iola . & e^ligratiatumente quella rìceuuta, le fi e dicendo. lyè Jtrumento ve-roytic luogo h quejìo qui, Madonna mìa, da poter uì far ben (cntire^Cv quanto y o come io vaglia non pure nel mcRarc, 0 me/colare,-ma nel pe/tat e ancora .to con que/ie, 6 alquante fimili parolei-te, Lepido rallegrò ciafeuno, febcr^ndo fernpre inuerfo Clitia (0-pra lavocc delme/iare da lei ver lui v/ata . Epitomata poco dop-pò irml^Hanto più ìipofatA maniera di ragionare rcosì fegui- tòdal PAKTE PRIMA, n? tò dal medefma luogo, douc era fiato vltimamente +4lcJJandr9m comandare .. ClVOCO DE GLI ORTOLANI. ^f GH E, & dilicate Donne; fé mai vi pen~fasìc ci riceuere alcun diletto, 0 conjoLitioncdalla mia non mcn confueta, che debitapron-te^a al fcruirui \ & -dalla ageuoleTga agno-ra del mio procedere, magnamente con effovoi ; non mi truouo molto fuor di fpersnz*quefla volta , che di qui a poco non fi vengaper voi affermando, de/Jèr tanto, 0 quanto-dilettate , 6 con fola te per me^go dellopera mia. ^fd attenenti,& con effetto recami ciò che da me fora vi vienpromcjìo ; mi por-ge non piccolo ardire quello , che da voi medefimc fi tpotuto non •pure intendere; ma fperimentare ancora : quello sì è, che la grat-uità delle cofe, come c\>e vtili, & belle fi fiano ; par nondime-no , che manclÀ , non fa in quat modo , dejfcre al fommo fuoperuenuta : fé dalla dolce^a delle cofe gioconde ^ & dell


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