. Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua. rojanis Fernandus vicit in arvis ,; Sicut Pompejum Cafar in (Echalijs. Nella ultima ftoria, eh è la più baffa , vi fono efpreffi gli altri fattid arme accaduti tra il re, ed i fuoi ribellati baroni, e vengono fpie-gati co feguenti verfi : Hinc Trojam verfus, magno concujfa timoreCallra movent hojles, ne fubito pereant. Ebbe a fofFrire la prefente (loria in tempo di guerra tra i Francefi, egli Spagnuoli un fiero colpo di cannonata , la quale però folo cagio-novvi una crepatura, non avendo potuto la palla paffare il canto a quefta
. Notizie de' professori del disegno da Cimabue in qua. rojanis Fernandus vicit in arvis ,; Sicut Pompejum Cafar in (Echalijs. Nella ultima ftoria, eh è la più baffa , vi fono efpreffi gli altri fattid arme accaduti tra il re, ed i fuoi ribellati baroni, e vengono fpie-gati co feguenti verfi : Hinc Trojam verfus, magno concujfa timoreCallra movent hojles, ne fubito pereant. Ebbe a fofFrire la prefente (loria in tempo di guerra tra i Francefi, egli Spagnuoli un fiero colpo di cannonata , la quale però folo cagio-novvi una crepatura, non avendo potuto la palla paffare il canto a quefta ultima vi è la città di Acquadia efpugnata, in cuientra il re col vittoriofo efercito ; e ne verfi ora mal concj dal tem-po , fi leggeva : Aquadiam forum cepit rex fortior urbem ,Andegavos pellens viribus eximiis. Scolpì Guiglielmo in quefta porta il fuo nome; e quantunque V ope-ra non fia di purgato difegno , merita però la fua lode per la diffi-coltà dell intraprefa, e per la felicità dell efecuzioue. Né altro fap-piamo di quefto DELLE NOTIZIE DE PROFESSORI DEL DISEGNO DA CIMABUE IN QUA LIBRO (QUINTO. DISSERTAZIONE SETTIMA DI GIUSEPPE PIACENZA Sopra l errar popolare, che fan Luca foffe pittore, ALIoichè ne miei viaggi per lAtalia mi fi prefentarono in pa-recchie città agli occh) alcune o dipinte , o (colpite facre im-magini della beatiffima Vergine , riputate opere di fan Luca,e perciò in fomma riputazione tenute , io non potei giammai perfua-dermi, eh effe veramente foffer parto della mano di quel fanto evan-gelifta. Imperciocché al primo confiderare lo llile , e la maniera, concui fi veggono eleguite , ben lungi dal ravvifarvi un qualche pregio ,o principio di buona qualità, che (\. accorti al gufto, il qual regnavapure nelle beli arti, correndo il primo fecolo dell era Criftiana , iovi Scorgeva all oppofto lo lleffo mefchinifllmo modo di difegnare , edi colorire ufato nell età più rozza, e barbara. E come mai, anda-va io ripetendo fra me fteffo
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