Della historia di Bologna [parte prima] . da Theodofio Imperatore ; &perfeiierata per alcun tempo in ditione dellImperio, fu•occupata da Longobardi, & finalmente reifituita alla Chiesa. 5^^ , A RI E, &r diuerfe fono fiate le opinioni de gli antichi, & moder-ni Scrittori circa lorigine della Città diB o l o e n AjlHiftoriadella quale, ho propofto di fcriuere ; ma perche di efla non fipuò afsignare fé non vna fola origine, cercando io con ognidiligenza la vera, àvna ficura mi fono accollato, quaFè, chefi legge in Manetone Hiflorico antichifsimo, che Tiberino va-lorofo Prencipe de Veij, & figliuo


Della historia di Bologna [parte prima] . da Theodofio Imperatore ; &perfeiierata per alcun tempo in ditione dellImperio, fu•occupata da Longobardi, & finalmente reifituita alla Chiesa. 5^^ , A RI E, &r diuerfe fono fiate le opinioni de gli antichi, & moder-ni Scrittori circa lorigine della Città diB o l o e n AjlHiftoriadella quale, ho propofto di fcriuere ; ma perche di efla non fipuò afsignare fé non vna fola origine, cercando io con ognidiligenza la vera, àvna ficura mi fono accollato, quaFè, chefi legge in Manetone Hiflorico antichifsimo, che Tiberino va-lorofo Prencipe de Veij, & figliuolo di Capeto Rè de Lati-ni volendo palìàre il fiume Albola, reftò dallacque impetuo-fe fommerfo ; per la cui morte , non più Albola il fiume, maTebro generò di Manto Fatidica Ocno Eia n oro Illuftre Rè de Tofcani ; ilquale cominciò à regnare in Italia prima, che il vittoriofo Enea fuccedefle nel Re-gno al Rè Latino, il che fu (fecondo il computo di G i o v a n n i Lucido diligentifsi-. A me Tiberino Rè. Ocno Luci. DELLA JiISTO\IA An. dil Mutui». Xf, PidiKT», Reg» i Qcmfttccejjòri. f tifino Re fon-datore di B»- Sita di Silogiut Rheno fiume di irrite. In l. Hot et ab fens §. Si quii de fUiK. Bologna fit ft-bricattt plc- (ioU, Felfim mtioreBono Re Tofc*-n». Regi TofetniiBontfitccejfa-ri mo indagatore detempi, da noi in quefta Hiftoria feguitato ) lanno del MondoM M D e c?x X X V & acanti il fantifsimi parto di M a R i a Vergine, Anni Prendpe de Poeti, nel decimo dellEneide, che Ocno Eunoro folTein Suto di^Enea contra Turno, & chegli edificafTe Mantoua, quando dicellk etiam patrijs agmen ciet Ocnm ab (itidic£ Manthus , & Tlmfci filius cimnus :Old muros matrisq; dedit Ubi Mantiia nomen, i^fa caput f>omli-, rhnfco de fiiHguine ytres. ^ , . , ,„ ...._Ocno, fecondo ,fù quello,che edifico Parma;& altn,che delle cofe:di Bo-loSannofcritto vogliono,


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