Milano . inque colori men che per le carni che son del colore naturale della per-gamena, una Bibbia Sacra (AE. XIV, 24-27) già della Certosa di Pavia, con le im-prese viscontee e numerose istorie a figure, oltre qualche codice d importanzaminore. Nella prima metà del XV secolo è ricordo a Milano di un Michelino pittore :è questi Michelino Molinari da Besozzo — paesetto dei dintorni di Varese (nonalterazione di Vésoul come suppose il Bouchot !) — che molto lavorò pel Duomo di 146 ITALIA ARTISTICA Milano, anche coadiuvato dal figlio Leonardo autore delle miniature nella cronacaillustrata già di
Milano . inque colori men che per le carni che son del colore naturale della per-gamena, una Bibbia Sacra (AE. XIV, 24-27) già della Certosa di Pavia, con le im-prese viscontee e numerose istorie a figure, oltre qualche codice d importanzaminore. Nella prima metà del XV secolo è ricordo a Milano di un Michelino pittore :è questi Michelino Molinari da Besozzo — paesetto dei dintorni di Varese (nonalterazione di Vésoul come suppose il Bouchot !) — che molto lavorò pel Duomo di 146 ITALIA ARTISTICA Milano, anche coadiuvato dal figlio Leonardo autore delle miniature nella cronacaillustrata già di proprietà Morbio ora Crespi e che si firmò nellaffresco dellincoro-nazione della Vergine in San Giovanni a Carbonara a Napoli. L ultimo ricordo diMichelino nelle carte del Duomo è del 1442. Nel palazzo Borromeo una sala aterreno è tutta frescata con gaie rappresentazioni di donzelle e di giovani cava-lieri intenti ai giuochi —• del tarocco, della balla, della danza a cadenza di mani —. BAMBAJA : LA FLAOELLAZIONE (MUSEO ARCHEOLOGICO). in piena campagna : è una vivacissima serie di scene della vita signorile lombardanella prima metà del XV secolo. Se ne fece merito a Michelino, forse pel fattoche, se deve credersi a Gaetano Cattaneo che vi avrebbe letto il nome di quel pit-tore, si credetter sue le vicine pitture del portico del cortile. Pietro Toesca non crede di Michelino ne le une né le altre : e nemmeno unatavoletta del tesoro del Duomo di Milano, nella quale il nome di Michele da Besozzorisulterebbe una falsificazione. Sola testimonianza sicura dellarte del maestro lombardosarebbe una piccola tavola firmata lìfichelinns fccit della Pinacoteca comunale diSiena affine allarte di Stefano da Zevio ; un affresco di artefice derivante dal pit- U I L A X O 147
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