. Le imagini de gli dei de gli antichi . a fatto. Chaflar con buom mortai più uolte ^ del dir fi contenta, ma con atto Di chi gaftigar voglia il proprio errore fn colui j ehad errar già lhabbia tratto. (fc q Fiacco- S$6 ImaginideiDel Raccoglie infume uno, & vnaltro fioreE le vermiglie rofe, ceri le qualiToi batte il mefioye fconfolato .Amore. E tanto gli ne dacché de fuoi maliQuelle donne diuennero pietofetChe pria gli minacciar pene mortali. Te rò la pregar tanto., che de pò fé La bella madre lira,e ilgraue fdegnoyChe mal contra il figlimi già la difpofe. E ciascheduna dice efiere inde


. Le imagini de gli dei de gli antichi . a fatto. Chaflar con buom mortai più uolte ^ del dir fi contenta, ma con atto Di chi gaftigar voglia il proprio errore fn colui j ehad errar già lhabbia tratto. (fc q Fiacco- S$6 ImaginideiDel Raccoglie infume uno, & vnaltro fioreE le vermiglie rofe, ceri le qualiToi batte il mefioye fconfolato .Amore. E tanto gli ne dacché de fuoi maliQuelle donne diuennero pietofetChe pria gli minacciar pene mortali. Te rò la pregar tanto., che de pò fé La bella madre lira,e ilgraue fdegnoyChe mal contra il figlimi già la difpofe. E ciascheduna dice efiere indegno *A mor di tante pene, e che per luiK(ongiunfe alcuna mai al triftofegno. Di dar fi mortela che furo i fuiFati cagion del miferabil fine,Che dejìinar così,differ>di nui. Tlacata dunque Vener le mefehine Donne ringratia delpietofo offitio;Toi/doglie il figlio con le man diuine. Quel già fteuro dal crudele efitio, Che gli fu ì fofiegli andato inprecipitio, T^è piedi lui svdifie mai VENERE


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