Le isole della laguna veneta . e ]ier sempre il silenzio clic pesasu tutta ([ parte della laguna, pur così calda e piena di sole. Ma unaltra isola di questo grup])o si salvò dalle ingiurie del tempo e degli uo-mini ; anzi dalla primitiva tristezza, essendo stata anchessa nel s^cojo XII un ospiziodi lebbrosi che venivano d illOriente e di mendicanti infermi, passò a più lieto epiù sereno stato. Accanto alle isole contristate dalla sciagura, questa salza florida MALIA ARllSrkW noasi tra Venezia e il Lido, dove la lay:una ò più cheta; accanto allo re di relivriosi dispersi, questo so


Le isole della laguna veneta . e ]ier sempre il silenzio clic pesasu tutta ([ parte della laguna, pur così calda e piena di sole. Ma unaltra isola di questo grup])o si salvò dalle ingiurie del tempo e degli uo-mini ; anzi dalla primitiva tristezza, essendo stata anchessa nel s^cojo XII un ospiziodi lebbrosi che venivano d illOriente e di mendicanti infermi, passò a più lieto epiù sereno stato. Accanto alle isole contristate dalla sciagura, questa salza florida MALIA ARllSrkW noasi tra Venezia e il Lido, dove la lay:una ò più cheta; accanto allo re di relivriosi dispersi, questo solo monastero r st,it risparmiato dai apolcimici e dalle legfg-i italiane. >.ka l^axzaro è uno di quegli anj^oli del uìondo. eh» placidament»^ alla fantasia del viajfjfiatore e vi tornano sempre come unimmatjine di nobiltà e ili ripeso. Se locchio qui si ricrea nella nìaj^nificenza della veduta, la mente sinnal/.a oltre le presenti cose verso il regno delle idee. F pare ben j4:iusto che il monastico di. l MHA kiPOICKALt OSIASTINO ZICCOLO SII I IO I>l I LA flot. T. lilipi San I^azzaro, per essTf protetto (j^uardatr* contraddiziono!) dalla baiKiifri imissul-mana, sia scampato alle lej(gi di soppressione delle comunità ecclesiastioho, jriacchòess > è unofficina di civiltà , un soggiorno intellettuale. 11 veneral)ile Mechitar di Sebaste aveva fondato un convonlo di iViiodottiniarmeni a M«Klcno nolla Morea, pr-r educaro nel cattolicesimo e nelle leltorc i gio-vani della sua naziono. Ouando nella .Morea il Leone di San Marco dovotte cederealla mezza luna e Mod^)ne cadde in forza «lei Turchi, il monaco armeno esulò nellelagune e chiese ospitalità alla Dominante per sé e per i suoi alunni. La Repubblicalo accolse amorevolmente e gli assegnò lisola di San Lazzaro, dove, nel 1719, eglifondò il suo nuovo convento e dove da allora in poi dimorano i padri Mochitaristi. LE ISOLE DELLA LAGUXA Non cè fo


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