. Le imagini de gli dei de gli antichi del signor Vincenzo Cartari, reggiano : nelle quali sono descritte la religione de gli antichi, li idoli, riti & ceremonie loro ... et con l'espositione in epilogo di ciascheduna & suo significato : estrata dall' istesso Cartari per Cesare Malfatti .. . piace. Che finè dcfjo, guerra ,òpacei pace. lnqueflo loco mi pare , cbeTionftafuardipropofito , ma antichedebba recare aleggenti diletto grandifjimo , il pomi quello di Ecbo ,che leggiadramente fcriue vn noflro moderno poeta, cattandone dal-la fua voce rifpofle corrifpondenti à quanto egli va da lei richie
. Le imagini de gli dei de gli antichi del signor Vincenzo Cartari, reggiano : nelle quali sono descritte la religione de gli antichi, li idoli, riti & ceremonie loro ... et con l'espositione in epilogo di ciascheduna & suo significato : estrata dall' istesso Cartari per Cesare Malfatti .. . piace. Che finè dcfjo, guerra ,òpacei pace. lnqueflo loco mi pare , cbeTionftafuardipropofito , ma antichedebba recare aleggenti diletto grandifjimo , il pomi quello di Ecbo ,che leggiadramente fcriue vn noflro moderno poeta, cattandone dal-la fua voce rifpofle corrifpondenti à quanto egli va da lei richiedendo .Dice adunque Valliy Saffi, tJMontagne, *Antri, Herbe, & Piagge , (olii, Selue, Fontane, ^Augelli, & Fere, Satiri, Fauni, Ò voi T^nfe leggiadre Oditeper pietà la pena m come ^.dmor mi mena à UMortc Legato in duro, e indiffolubil nodo ? odo . Voce odo ;cDcb chifel tu, che rifpondi *A lamaroy& dolente pianger mio £ : io Tijnfa fei forfè <* dì [e lyjnfa fei Tu, che di quella voce formi il juono ? fono. T^infajci dunque ? deh dimmi anco il nome, Chiofappia chi fi moue à pianger meco * \ Ecbo. Hora poi ehEcbo feisporgimi orecchio, Odim i, fé lvdir non ti ioo ImaginideiDei Tu vedi compio piango amaramente, rDcbmouati pietà del mio cordoglio} ■« doglio $ Se di me duolti, vuoi porger conftglio , xA l profondo pender., in cui minuoglio Ì voglio . bla che premio fiat tuo>feH mio tormento fn qualche parte almen per te fi annulla ? nulla, Ttì ringratio. Hor dùnque mi conjiglia, Toicbe più altro premio non richiedi £ chiedi, Tu vedi ì^infa com*Amor miflrugge, Chio corro à mortele apena me naueggio t veggio Che mi configli t che farò perchio Troui pietà la dou^imor mi chiamai ama» Porrei faper che cofa è que$ì*Amore9 Quefio, che tutto marde, e che minfiamma ì fiamma, Che fiamma è quefla, come nonfìnifee Di con fumar, fé mai non mi rallenta ì Unta, In che loco sannida ? ouc foggiorna £ Che parte è quella ,ou\ arde a mio difpett
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