Vite de' pittori, scultori ed architetti, che anno lavorato in Roma : morti dal 1641 fino al 1673 . da una feb-bre 5i<^ GIO. FRANCESCO ROxMANELLI. bre violenta, la quale divenuta di fatto maligna, Io obbli-gò a cedere al debito, che tena;ono tutti i viventi colla na-tura , e di lafciare a quefto mondo le Tue comodità , le fuefortune, e la famiglia, e nel mefe di Luglio dellanno iòdi,pafsò a vita migliore. Non può negarfi che le umane con-dizioni fono deplorabili , poiché quefti che fui principio del-la fua età godè fortune così avventurofe fenza incomodi dialcuna forte , fu dopo così male a


Vite de' pittori, scultori ed architetti, che anno lavorato in Roma : morti dal 1641 fino al 1673 . da una feb-bre 5i<^ GIO. FRANCESCO ROxMANELLI. bre violenta, la quale divenuta di fatto maligna, Io obbli-gò a cedere al debito, che tena;ono tutti i viventi colla na-tura , e di lafciare a quefto mondo le Tue comodità , le fuefortune, e la famiglia, e nel mefe di Luglio dellanno iòdi,pafsò a vita migliore. Non può negarfi che le umane con-dizioni fono deplorabili , poiché quefti che fui principio del-la fua età godè fortune così avventurofe fenza incomodi dialcuna forte , fu dopo così male afTortito , che non gli fuconceflo , per dir così momenti da goderfi con ripofo quel-le comodità , che gli coftarono tanta fatica . Lafciò di val-fente circa trenta mila feudi . Morì d anni cinquantuno incinquantadue , che poteva dirfi come ferine Dante di fé me-defimo, nel mezzo del canunln dì nojlra vita . Aveva fattaancora la tavoh dell Aitar maggiore del Duomo di Viter-bo , nella quale è efpofto ignudo al martirio del-la graticola, Sauto titolare di quella GIÙ- 557 GIUSEPPE PE RONI


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