. Atti della Società toscana di scienze naturali, residente in Pisa. Natural history; Science; Science. 218 E. MANASSE Osservata al microscopio oltre al presentare le stesse forme cristal- line della stilbite e le stesse geminazioni, ha anche il piano degli assi ottici, come già aveva osservato il Des Cloizeaux, normale al piano di geminazione e la bisettrice acuta inclinata di 5° circa sull'asse OX; e nelle lamine di più facile sfaldatura il carattere ottico è negativo pur sempre come nella stilbite. Tutto quindi concorderebbe a farla ritenere un'unica specie con quella; e confesso ch'io p


. Atti della Società toscana di scienze naturali, residente in Pisa. Natural history; Science; Science. 218 E. MANASSE Osservata al microscopio oltre al presentare le stesse forme cristal- line della stilbite e le stesse geminazioni, ha anche il piano degli assi ottici, come già aveva osservato il Des Cloizeaux, normale al piano di geminazione e la bisettrice acuta inclinata di 5° circa sull'asse OX; e nelle lamine di più facile sfaldatura il carattere ottico è negativo pur sempre come nella stilbite. Tutto quindi concorderebbe a farla ritenere un'unica specie con quella; e confesso ch'io pure prima di farne l'ana- lisi come tale l'aveva ritenuta. Bene osservando però anche macroscopicamente appariscono diffe- renze fra le due specie. La foresite infatti è sempre in elementi più minuti assai della stibite; quella ha un colore bianco-niveo candidissimo, questa un colore bianco-giallognolo; a quella spetta un peso specifico di 2, 405, a questa assai minore e uguale a 2,09. Maggiormente visibili sono poi questi caratteri distintivi quando le due specie sieno insieme associate; e già dissi che non potrebbesi spiegare, ove fossero la me- desima cosa, come mai nello stesso esemplare presentassero differenze riconoscibili anche ad occhio nudo. Ciò che però fa veramente riconoscere la differenza fra le due specie è l'analisi chimica. Della foresite io feci due analisi; l'una (I) data da una grande crosta che ricopriva completamente un grosso cristallo di tormalina, l'altra (II) data da diverse croste più piccole assai, pure in- volgenti dei cristalli di tormalina e nella quale la soda non fu deter- minata. Pongo a confronto la media (III) ottenuta dalle due analisi con le analisi del vom Rate (IV) e del Sansoni (V):. 99,83 99,09 99,45 100,45 99,73 Le mie analisi condurrebbero quindi alla formula 12SiO^ 13 H^O, 4AP0^ 2CaO(N'a^O), cui spetterebbe la seguente composizione cente- simale, calcolando a calce la soda presente:. Please note that the


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