. Storia dell'Italia antica. ¨faceva rivivere le speranze della casa di Germanico. Maquesto stesso affrettava la rovina di essa. Sciano si ac-cese pili che mai nel proposito di toglier di mezzo igiovani: e come la specchiata castità di loro madre e lafedeltà dei servi non gli lasciavano speranza di far giun-gere ad essi il veleno, usò strumenti di altra sorte : destòsospetti, armò e invelenì lodio fiero della vecchia Liviacontro Agrippina, e risvegliò le ire di Tiberio mostran-dogli la città divisa come in guerra civile, e la vedovadi Germanico superba dellamore del popolo, e cintaapertam
. Storia dell'Italia antica. ¨faceva rivivere le speranze della casa di Germanico. Maquesto stesso affrettava la rovina di essa. Sciano si ac-cese pili che mai nel proposito di toglier di mezzo igiovani: e come la specchiata castità di loro madre e lafedeltà dei servi non gli lasciavano speranza di far giun-gere ad essi il veleno, usò strumenti di altra sorte : destòsospetti, armò e invelenì lodio fiero della vecchia Liviacontro Agrippina, e risvegliò le ire di Tiberio mostran-dogli la città divisa come in guerra civile, e la vedovadi Germanico superba dellamore del popolo, e cintaapertamente di partigiani, i quali non frenati si farebberotremendi. E questi semi sparsi accortamente fruttifica-rono poi ciascuno asuo tempo, e porta-rono larga raccoltadi mali. Tiberio ina-sprito cominciò a mo-strare il suo mal ani-mo rimproverando ipontefici di aver mes-so Nerone e Drusoalla pari con lui nelle preghiere agli Dei, e ordinò al senato di non levare a su-perbia i lievi animi dei giovani con prematuri onori ();. Kerone e Dniso, figli di Germanico (Cohen) (^) Le imagini dei due giovani Cesari si hanno coi loro nomi nellemedaglie. In una di quelle che riproduciamo compariscono ambedue acavallo, e nellaltra si vedono le loro teste con attorno lepigrafe, logorain parte: nero et drusus caesares quinq. c. vi. n. c. {Quinqiiennalescoloniae victricis JSovae ). Il che significa che dalla colonia Tacito, Ann., IV, 8-11. 288 ACCUSA E MORTE DI CREMLZIO CORDO. [Lib. VII. mentre Seiano ne preparava la rovina da lungi, col fartogliere di mezzo ad uno ad uno tutti quelli, che nellasventura erano rimasti fedeli a Germanico e ai per essi fu rovina a Silio vincitore dei Galli,e Sosia sua moglie ebbe lesilio per lamore che le por-tava Agrippina â¢. Poscia vennero le rovine degli altri. Era il tempo in cui i delatori trionfavano per lapertaprotezione del principe, e servivano ardentemente Seianoin sue ambiziose e crudeli vendette. Allora due
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