La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . e e Stucchi. — Quando, arricchitisi nei commercie nelle industrie, i Fiorentini cominciarono a celebrare congran pompa non solo le solennità pubbliche ma anche le pri-vate, vollero che i forzieri e i forzerini, destinati a contenereil corredo e le gioie della sposa e ad esser portati alla casa 1 A quanto sembra, tali piastre non erano mai sforate, e questo le dif-ferenzia dai rosoni a trafori ricchissimi, onde si ornano certi cassoncelli, diforma a un di presso cubica, che il Bode (Op. cit., p. 61 e 69) ritiene dori-gine marchigiana. 8 A
La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . e e Stucchi. — Quando, arricchitisi nei commercie nelle industrie, i Fiorentini cominciarono a celebrare congran pompa non solo le solennità pubbliche ma anche le pri-vate, vollero che i forzieri e i forzerini, destinati a contenereil corredo e le gioie della sposa e ad esser portati alla casa 1 A quanto sembra, tali piastre non erano mai sforate, e questo le dif-ferenzia dai rosoni a trafori ricchissimi, onde si ornano certi cassoncelli, diforma a un di presso cubica, che il Bode (Op. cit., p. 61 e 69) ritiene dori-gine marchigiana. 8 Arch. d. Stat. Fior., Arte de Chiavaiuoli, Ferraiuoli e Calderai, I,e. 93 t., Provvisione del 30 dicembre 1405. 3 Ivi. Vedi inoltre lo Statuto deWArte dei Fabbri dellanno 1344 ( Stat. Fior., Fabbri I) alle R. 1 e 78. 4 Arte de Legnaiuoli, IV. 17 258 CAPITOLO V del marito sotto gli sguardi non sempre benevoli dei curiosi,sfavillassero di colori e doro, e contribuissero con la loro ma-gnificenza a render vie più gaia e sontuosa la cerimonia nu-. n a R* Q5 Q fe a a» 2 2 § te _ ziale. E poiché il repertorio della sobria decorazione paesananon offriva nulla che facesse al bisogno, si volsero allarteorientale, e dalle splendide stoffe di seta provenienti da Costan- LA STRUTTURA, LA FORMA E LA DECORAZIONE DEI MOBILI 259 tinopoli tolsero a prestito parecchi schemi ornamentali chepoi riprodussero nei loro forzieri in stucco rilevato e uno di tali schemi le facce del mobile venivanocompartite in tante mandorle o cerchi uguali tra loro, inognuno dei quali era ripetuta la stessa figura o gruppo difigure stilizzate (per lo più animali).1 Forzieri di questa specie,in parte fiorentini, in parte toscani e simili ai fiorentini, siconservano nel castello di Vincigliata (a leoni), nellOspedaledi S. Gimignano e nellOpera del Duomo di Siena (a falconiin atto dabbattere cerbiatti, figg. 158 e 251), nella raccoltaBardini (a sfingi, a chimere, a uccellini disposti a quattr
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