Due trattati di Benvenuto Cellini, scultore fiorentino : uno dell'oreficeria, l'altro della scultura . ALL XXV ALLILLUSTRISI E REVERENDI SS. SIC DON ERRANDO CARDINALE DE> MEDICI SIG. E PADRONE SUO OSSERVANDISSIMO. BENVENUTO CELLINl. Gran ragione s* e de flato neglianimi di ciafcuno , llluflrtfs. , una nobile afpettazione delvalore, e della virtù fua ; effen-duchi in quegli anni > che coma*nemente t giovani Jugliono del tutto far fervala ragione , ella con fenile prudenza d ognifua operazione ly ha facta interamente gover-natrice . // che chiaramente vien manifestatoper lo te (limo
Due trattati di Benvenuto Cellini, scultore fiorentino : uno dell'oreficeria, l'altro della scultura . ALL XXV ALLILLUSTRISI E REVERENDI SS. SIC DON ERRANDO CARDINALE DE> MEDICI SIG. E PADRONE SUO OSSERVANDISSIMO. BENVENUTO CELLINl. Gran ragione s* e de flato neglianimi di ciafcuno , llluflrtfs. , una nobile afpettazione delvalore, e della virtù fua ; effen-duchi in quegli anni > che coma*nemente t giovani Jugliono del tutto far fervala ragione , ella con fenile prudenza d ognifua operazione ly ha facta interamente gover-natrice . // che chiaramente vien manifestatoper lo te (limonio di molti perfonaggi d* auto-rità , e dy ottimo giudich , che talora feden-dola con prontezza difettare , con ragione giù-»dicare, e ornatamente, e con facilita ejfprime-rei fuoi concetti, hanno affermato di non avercono fiuto ne ingegno più fiorito, ne animo ve*Jlito di più [ignorile, e moderata co(lumatezza. § § § § A quc-. xxvi A quefte fue rare parti s% aggiugne ancora uno(limolo , che la [prona continov amente a dejì-derio di gloria per mezzo degli fludj, e permezzo d* una univerfale protezione , che ellaprende in favorire ogni vhtuofa [acuità ; eparticolarmente fio, che non tiene nel/1 infimogrado fra le pregiate arti quella della (cul-tura, e del gettare de* bronzi ; come più vol-te ragionando rrì e flato fatto fede dal vir-ino fiflìmo NI. Gherardo Spini fuo Segretario,e giovane, che oltre all ejfere ornato di bel-le lettere (fe:come e noto a V. S. Illuflrifs. )} ancora ìntendenitjjlmo dell1 arte del difegno ,e de IT architettura. // che [emendo , e paren-domi, che perdo mi fi porgefe occasione di po-terle dimoBrure in parte quanto io mi fentaobbligato alla fua llluflrifs, cafa mediante ibenefic] infiniti , che da quella ho ricevuto , ericevo conttnov amente , facendole dono d alcu-ne mie fatiche , ch% io già compofì intorno alledetf arti, ed altre fimili , le quali ola furo-no vedute /catte
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