Geneologia de gli dei : i qvin deci libri . fuperiore più tojìo depinto Marte,che fi congiungd con Venere,che Gio« nel trono did ragione aUi deijdiremmo quejk arti effere di biaf marefciò fdrebbe cofd pdzziout^fid e colpa degli ingegni lafciui. Medejmamente gii furono alcunip?eti,fe poeti fi denno chiamar quejti taliA quali 0 per ragione difuo «o/ere ^opcracquilìare la gratid del ricercando quel fecola,^ perfuadendo la udna hfciuiajlafciatd lhonejìrjcaderono in quefk inettie;k quali fono da bidfimarey da hfcidre^cr gittaruiifi come più ampiamente fi diri (celer


Geneologia de gli dei : i qvin deci libri . fuperiore più tojìo depinto Marte,che fi congiungd con Venere,che Gio« nel trono did ragione aUi deijdiremmo quejk arti effere di biaf marefciò fdrebbe cofd pdzziout^fid e colpa degli ingegni lafciui. Medejmamente gii furono alcunip?eti,fe poeti fi denno chiamar quejti taliA quali 0 per ragione difuo «o/ere ^opcracquilìare la gratid del ricercando quel fecola,^ perfuadendo la udna hfciuiajlafciatd lhonejìrjcaderono in quefk inettie;k quali fono da bidfimarey da hfcidre^cr gittaruiifi come più ampiamente fi diri (celerità finta didlcuni,non è da bidfmare uniuerfdmente ti quale ueggiamo effere dcriuite tinte wriu^tMe pcrfuafìoniyricordi, cr dmmdejlrdmenti di buoni poeti, che hannohduuto curd fcriuere le confiderdtioni celejH col loro fublime ingegno, grande hone*jU,cr ornamento di jtile,(j di parole. Ma chepiu f t>ionfolamente è qualche cofd hpoefii, mi wiA fcienzi uenenbUe ? Et fi come nelle precedenti fi hi ueduto, cT n a. LIBRO ndkfeguentifimojirtYÀ.cunifdculùnonuim,mipiem di ficcodcjuellicon Vinge*gno premer fuori dAÌÌe jìttioniOnde chUrAmene f\ uede^perncn alhngure più i pareUnenùyiel primo entrare delU bittàglid i nojìri api contrAri hxuerct uolte le jlslle,tX con piccioU fatta hauerci lafciato Ubero lo ficcato del duello. Ali eglièìi Poclìd,perdimojìraYliquxnto falfmente fi penfno quelU ejfereutiAmnAfdcultÀ. CHE cos^ siu^ T^onsu^, onde ditta y^ qualt iljho ufficio « A POESIA ddgli ignordntijO negligenti la fcidtd, crrifu»tdtd;è un certo firuore di (criuere o dire ajtrattamentey cr frdnierdntcnte quello, che hauerai trouito: il qudle demando dal fenodiddio , d poche menti (comepmfo) mlld creatione è conceduto,Ld onde^ perche è mirdbikj fempre i poeti furono rdriflimi. Gliefjvtti di quejìo jrnwrc fono fubblimitcome farebbe condurre ld mente nel defderio del dire, tmaginarfi rdre^cf non più udite inuentioni, le imdginateco


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