. I tornei, 842-1883 : memorie di cavalleria e d'amore, poeti e battaglieri dal Tamigi al Giordano . alli si urtaronocosì malamente che i campioni si trovarono in piedi quasi al-limprovviso. Allora si gettarono luno addosso allaltro collespade sguainate; gli occhi del conte Foix lanciavano la prima volta che incontrava cosi forte resistenza. La forza di Enguerrando era proverbiale. Il suo braccio destroscendeva, scendeva sempre col fragore di un martello dafucina, schiodando, spezzando, infrangendo la armatura del ca-valier dellAllodola, Questi invece, composto e tranquillo nei moti
. I tornei, 842-1883 : memorie di cavalleria e d'amore, poeti e battaglieri dal Tamigi al Giordano . alli si urtaronocosì malamente che i campioni si trovarono in piedi quasi al-limprovviso. Allora si gettarono luno addosso allaltro collespade sguainate; gli occhi del conte Foix lanciavano la prima volta che incontrava cosi forte resistenza. La forza di Enguerrando era proverbiale. Il suo braccio destroscendeva, scendeva sempre col fragore di un martello dafucina, schiodando, spezzando, infrangendo la armatura del ca-valier dellAllodola, Questi invece, composto e tranquillo nei moti,si limitava a parare quando poteva; del resto il suo braccio siallungava frequentemente, la sua spada penetrava fra le commes-sure della corazza di Enguerrando, e tornava indietro rossa disangue. Il sire di Foix ruggiva. Nellanfiteatro si sarebbe sentito vo-lare una mosca, tanta era lattenzione con cui tutti assistevanoa quel duello, degno dei tempi di re Arturo e della Tavola Ro- Gcllezione RomaMlico-Sloriea dAulori Ilaliani - Slabil. Tip, deirEtlitorc Edoardo Periao Roma i T-, —-, r •».. T Costume Italiano al Torneo, 1883. T I Tornei 842-1883 — Cent. 10 Disp. 3 dall 842 AL 1883. 3 5 tonda. Fiorella, costretta dallalto suo grado a dissimulare i sen-timenti che lagitavano, era pallida e calma; ma il tremito dellesue mani e i battiti affrettati del suo cuore dicevano quanto in-teresse ella prendesse per uno dei campioni. Finalmente il conte di Foix, mezzo acciecato dallira e dalsangue, afferrò la spada a due mani, e colla forza di una mac-china rovinò addosso al cavaliere dallAllodola. Se il colpo fossegiunto al suo indirizzo, il giovanetto sarebbe stato spaccato indue; ma egli fece un salto da una parte, il gran corpo del contedi Foix, trascinato dallimpeto, cadde fragorosamente in terra. Al-lurto le ferite si aprirono vieppiù, e larena fu inondata di sangue. Accorsero gli araldi e gli scudieri, ed il cavaliere fu spogliatodellarmatura e trasportato fuori dei sensi
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