. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. 10 P. Viiiassa de Regny [Memoria XXL] Il gruppo li, il più imponente dei Monti Ricco superiori, è piantato sulla frattura aperta tra i tufi e le lave antiche, ed il suo anello è costruito da lapilli, proiezioni per lo più so- lide , da materiale antico più o meno alterato e anche da abbondanti ceneri e sabbia. Esso ha dato , specialmente nei primi gioi'ni , magnifiche colonne di vapori e di ceneri, quali sono figurati nella Tav. VI fig. 3. In esso io vidi che le bocche attive erano già co- perte di efflorescen


. Atti della Accademia gioenia di scienze naturali in Catania. Natural history. 10 P. Viiiassa de Regny [Memoria XXL] Il gruppo li, il più imponente dei Monti Ricco superiori, è piantato sulla frattura aperta tra i tufi e le lave antiche, ed il suo anello è costruito da lapilli, proiezioni per lo più so- lide , da materiale antico più o meno alterato e anche da abbondanti ceneri e sabbia. Esso ha dato , specialmente nei primi gioi'ni , magnifiche colonne di vapori e di ceneri, quali sono figurati nella Tav. VI fig. 3. In esso io vidi che le bocche attive erano già co- perte di efflorescenze il 19 aprile. Altre minori erano del tutto chiuse e nascoste. Il cercine di questo colle era, all'epoca del mio rilevamento, alto 70 m. sul livello circostante: esso a poco a poco si ridusse però all' altezza di 60 m. Anche poco è calato di altezza il gruppo esplosivo successivo (IH) che all'epoca del mio primo rilevamento era di circa 45 m., e che ne segna oggi circa 40 m. Nella fig. 4 sono ben visibili questi gruppi superiori, ritratti dall' Ing. Sabatini quando già avevano cessato ogni esplosione. Si nota benissimo la terminazione della frattura fumante sulla neve della Volta di Gerolamo. Il IV gruppo come abbiamo detto non ha dato quasi rilievi. Da esso però, e special- mente dalla sua bocca maggiore più meridionale (Il del mio rilevamento), sono uscite le proiezioni maggiori di quante se ne sono notate nella presente eruzione. Questo cratere chiamammo il Diavolo, per la sua rabbia esplosiva e pei suoi boati potentissimi, dei quali tremava la Cantoniera. Il Diavolo continuò sino all'ultimo a dar segni di vita : e suoni pro- fondi, come di un organo possente, uscivano da esso anche la sera del 13 aprile, quando cioè l'eruzione era localizzata al basso ed era sul punto di esaurirsi. Il gruppo V che segue, ha dato sul principio forti ei uzioni di cenere (Tav. VI, fìg. 3); ma poi col tempo è stato carattei izzato dal fatto che le proiezion


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