. Storia dell'Italia antica. noteta e di arconte, a presedere i pub-blici giuochi, a celebrare splendidamente le feste di Bacco,a dare grandi cacce di fiere, a iniziarsi ai misteri eleu- iin altro altare della stessa legione terza è scritto: Vcntis bonarum tem-lìestatium potentibus, ivi, n. 7. Per altri licordi di Adriano a Cirta, a Riisicade, a Sigiis, a Teveste enella Mauritania vedi, ivi, n. 1810, 2157, 2158, 2464, 2465, 3081, 3269,3842, 4136. 1 Sparziano, 18.» Aurelio Vittore, Epit.^ 11. 8 Pausania, I, 5, 5, I, 44, 6, II, 3, i, li, 17,0, VI, 16, 4, Vili, S, 12, Vili, 10, 2, Vili, 658


. Storia dell'Italia antica. noteta e di arconte, a presedere i pub-blici giuochi, a celebrare splendidamente le feste di Bacco,a dare grandi cacce di fiere, a iniziarsi ai misteri eleu- iin altro altare della stessa legione terza è scritto: Vcntis bonarum tem-lìestatium potentibus, ivi, n. 7. Per altri licordi di Adriano a Cirta, a Riisicade, a Sigiis, a Teveste enella Mauritania vedi, ivi, n. 1810, 2157, 2158, 2464, 2465, 3081, 3269,3842, 4136. 1 Sparziano, 18.» Aurelio Vittore, Epit.^ 11. 8 Pausania, I, 5, 5, I, 44, 6, II, 3, i, li, 17,0, VI, 16, 4, Vili, S, 12, Vili, 10, 2, Vili, 658 ATENE, [LiB. VII. sini *, a gareggiare negli esercizi della musica, delladanza, dellarchitettura, della scultura e della pittura*,a conversare coi filosofi e con Erode Attico e con Po-lemone maestri dellarte, della parola, a fare sfoggio disue munificenze e dei suoi amori di antiquario e dar-tista, e a rinnovare con altri splendori la vecchia cittàdi rilisso a levante dellantica città ne sorse per tZ^^-vi,. Arco di Adriano ad Ateno (Stuart e lievett). opera di lui una nuova chiamata Adrianopoh, di cui parlaanche oggi larco trionfale colle epigrafi nel fregio dellesue facce di marmo pentelico, una delle quali prospicientelAcropoli dice: Qui è Atene, lantica città di Teseo, e 1 Sparziano, 13 e 19; Dione Cassio, LXIX, 1(1 e ir,.* Aurelio Vittore, Epil.^ 11. Gap. lY.] ATENE. 659 laltra dal lato opposto : Qui è la città dAdriano, e non?più quella di Teseo {^). Il nuovo quartiere fu poscia abbellito anche da ErodeAttico di uno stadio coperto di marmo pentelico, e diun odeo colle soffitte di cedro, ed elegantemente adornodi statue della stessa materia; due opere celebrate comele più magnifiche e insigni di Grecia *. Ivi presso sorse lOlimpieio, cioè il tempio di GioveOlimpio, di straordinaria grandezza, in un sacrario diquattro stadii Q), cinto da numerose colonne, adorno diuno stupendo colosso doro e davorio, e di molte statuedi preziosi marmi e di bronzo co


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