. Noua iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de SS. Mauritio & Lazzaro. Nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed'altre infinite materie. Opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad'ogni studioso. Per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia apparato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che puo cadere in pen


. Noua iconologia di Cesare Ripa perugino, caualier de SS. Mauritio & Lazzaro. Nella quale si descriuono diuerse imagini di virtù, vitij, affetti, passioni humane, arti, discipline, humori, elementi, corpi celesti, prouincie d'Italia, fiumi, tutte le parti del mondo, ed'altre infinite materie. Opera vtile ad oratori, predicatori, poeti, pittori, scultori, disegnatori, e ad'ogni studioso. Per inuentar concetti, emblemi, ed imprese, per diuisare qualsiuoglia apparato nuttiale, funerale, trionfale. Per rappresentar poemi drammatici, e per figurare co'suoi propij simboli ciò, che puo cadere in pensiero humano. Ampliata vltimamente dallo stesso auttore di trecento imagini, e arricchita di molti discorsi pieni di varia eruditione; con nuoui intagli, & con molti indici copiosi . iì efce qitàfì mai dal prom5torio diTroadejdàlli Scnttoriè tenuto pcfce ingordiT£nio,pcrclìe fo)o (fecondo che rifèrilce Ariftotile) trapefci olferua lvibdicamiiiarecomégli animali cjuadnipedi, & Ci pafoedell herbe,& ancora parche con TDchaanidità diuora tuetii pcfci picceli, che fé gli fannoiBcòntro peringordigia, & poi li vornità per la fatietà , &Ibmtglia il fuo corpo in gran patte à quello-dellOrata. Li ,Come ^ice Oro tgì per bocca,& fubbito pjrcontó, diiioiaqaeiriftcìri fiioi figlinoli. Ce liou fono prefti à fuggire. Ingordigia DOnna col ventre gmllb i il cht ^gnificàingordigia parafitica , & t«nga in manovn vaiò di rrafparen te vetro, tientro alqiialefiano rHol te saguifughejouero fà come la làiiguifugha,porta à forbire il (artguc altrui non Ci ftacca mai per Cna natura,finche non crcpajcosì glingordi non ceilano mai»finche Tnigordigia iftefla non gli affoga » INGORDIGIA, OVERO AVIDITA\. VNa donna, che habbia nella mano vn ra-mo di quercia pieno di ghiande ; con ladeftra moftri dhauernebuttata vnaad vn porco il quale la tenga in bocca in modo , che (i^egga|, e ftia con la tefta alta , e con gli ©echififfi yerfo la figura


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