. Adunanze degli Arcadi pubblicate nelle nozze di ... Giacinta Orsini ... con ... Don Antonio Boncompagno Ludovisi. argendo Arcadi Mufe:Chi talza allEtra, e par che larte accufeSe col fuono agguagliar non fa tue lodi. Chi di tua Cetra gli armoniofi modi,Chi le bellezze da natura infufe,Chi le glorie degli Avi in Te trasfufeNe tuoi rammentan Coniugali Nodi* Anchio Paftore fconofciuto, e vile Su dun Faggio eternar volea^ tuo Nome,Ed al crine intrecciarti un fregio umile» Ma vidi, il giuro, incoronar tue chiome,Vidi lifteffo Febo, e allor lo ItileJLailo ! di man mi cadde, io non fo come ? Del &lt


. Adunanze degli Arcadi pubblicate nelle nozze di ... Giacinta Orsini ... con ... Don Antonio Boncompagno Ludovisi. argendo Arcadi Mufe:Chi talza allEtra, e par che larte accufeSe col fuono agguagliar non fa tue lodi. Chi di tua Cetra gli armoniofi modi,Chi le bellezze da natura infufe,Chi le glorie degli Avi in Te trasfufeNe tuoi rammentan Coniugali Nodi* Anchio Paftore fconofciuto, e vile Su dun Faggio eternar volea^ tuo Nome,Ed al crine intrecciarti un fregio umile» Ma vidi, il giuro, incoronar tue chiome,Vidi lifteffo Febo, e allor lo ItileJLailo ! di man mi cadde, io non fo come ? Del <*4 Del mede/ime SONETTO. QOgni, e favole fur dIngegno Afcreo,^ Che in Atene fiori vana, e mendace ,Del gran Figliuol dUrania, e di LieoIl vago Serto, e la foave Face. Allor di due beliAlme lImeneo Splende in fen del piacere, e della pace,Segual tempra di genio il Ciel lor feo,Egual forte, egual fen dAmor capace. Or fé bellarmonìa dogni coftumeIn Voi fiorifce: Se co dardi fuoiDel par vi punge il faretrato Nume: Se lunga ferie donorati Eroi Vi circondano il crin dimmenfo lume,Bella Coppia Real, ditelo Dei Del S)gnoi LUIGI SUBLEYRAS Fra eli Arcadi OALISIQ enopfo SONETTO. I) Er quelle faci luminofe, e chiare,A Chaccenderti Imeneo, pel cafto deglIncliti Sposi in volto appare5Sen va fuperbo di fé fteffo Amore. Lieto ne gode in le beate, e care Sedi, degli Avi Eccelfi il nobil core,Unir veggendo in nove guife, e rareGloria, Beltade, Leggiadria, Valore . De carmi al fuon, che della gioja è Figlio,Eco fanno le fponde : e in dolce orgoglioDi Roma il Genio rafferena il ciglio: Mentre fpera veder fui Campidoglio Pari agli Avi nel merto, e nel configlìoNafcere i Figli, ed i Nepoti al Soglio * Vel 66 Del Signor Conte NICOLA FERDINANDO PERIBERTX Fra gli Arcadi FAUSTILBO DIPEO S 0 NE T T 0. QE riveder del Tebro a me fia dato^ Dopo tre luftri, o del Sebeto londe;E quivi ammirerò Garzon ben natoGenerofo calcar le augufte fponde: Che fia delle beli1 Arti innamorato, DIdea


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