. La chiesa e il convento di S. Michele in Bosco. brica abbondano di notedi pagamenti a muratori e tagliapietre per colonne , pilastri ecapitelli nè da quelle è lecito dedurre che questi lavori fosseroil complemento dei primi o piuttosto iniziati per un nuovo chio-stro. Il 16 Aprile 1460, per esempio, Leonardo da Vari-gnana si obbligava di intagliare pel convento dodici capitelli edodici basamenti de bone et sufficiente petre de maxegne dequelle da Varignana per 1. 3 V una condotte sul luogo piùuna cisterna retta da otto colonnelle: nel 1463 lavorava altri ca-pitelli ed altre colonne e un pozz


. La chiesa e il convento di S. Michele in Bosco. brica abbondano di notedi pagamenti a muratori e tagliapietre per colonne , pilastri ecapitelli nè da quelle è lecito dedurre che questi lavori fosseroil complemento dei primi o piuttosto iniziati per un nuovo chio-stro. Il 16 Aprile 1460, per esempio, Leonardo da Vari-gnana si obbligava di intagliare pel convento dodici capitelli edodici basamenti de bone et sufficiente petre de maxegne dequelle da Varignana per 1. 3 V una condotte sul luogo piùuna cisterna retta da otto colonnelle: nel 1463 lavorava altri ca-pitelli ed altre colonne e un pozzo, nè è detto il luogo, cuierano destinati. Leonardo da Varignana ne suoi lavori fuaiutato dal fratello Tommaso: essi costruissero pietre da fuoco,un lavabo con arco per la sagrestia, una porta grande diun chiostro presso unaltra porta dipinta, lingresso del re-fettorio, le arme de monsignore che furon poi colorate, unaltro lavabo nel refettorio e altri capitelli e colonne, oggi tuttiperduti K 1 Fabbrica, 2, c. 56, 69, 80, r. e v., ecc. •. PILETTA DELLACQUA SANTADI BERNARDINO DA MILANO — 25 — A completare i lavori iniziati allepoca della costruzionedel convento e ad ampliare i primi locali, nella fine del quat-trocento lavorava col Nadi una schiera di altri capimastri: Gi-rolamo da Parma, Baldassarre, Guglielmo, Ambrogio di Cristo-foro, Pellegrino, Zilio, Andrea di Valente, Martino, Pellegrinoazzazadore, Pietro, Tommaso : poi Pietro, Lapo, Innocenzo daMilano scultori, oltre i ricordati più sopra l, E non finiremmopiù se, colla scorta dei preziosi libri di spese, ricordassimo tuttele costruzioni di parti secondarie del convento. Sarà facile per-suadersene quando si pensi che in quel tempo gli Olivetani e-rano numerosi e ricchissimi e che le loro varie case dissemi-nate pel mondo a portarvi colla parola di pace e di pietà lospettacolo del loro fasto si aiutavano a vicenda. A Bologna imonaci, già numerosi, accrebbero ancora di numero nel 1473per effetto di una boll


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