Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . no dal Borromeo li-berati dallo sfratto con lettera del 24 dello stesso Bartolomeo Ugolotti di soppiatto fece ritorno in pa-tria , per recare seco e trasferire all Esenta, ove erasirifuggiato, i documenti della Comunità, relativi alla con-troversia che ebbe col principe. Era stato suo intentocon ciò di privare il delegato Zoppi degli opportuni ma-teriali al completo scoprimento di tutte le trame e rag-giri da lui e dai suoi compagni adoperali, e sperandoche il di lui vescovo volesse mostrategli indulgente, losupplic


Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . no dal Borromeo li-berati dallo sfratto con lettera del 24 dello stesso Bartolomeo Ugolotti di soppiatto fece ritorno in pa-tria , per recare seco e trasferire all Esenta, ove erasirifuggiato, i documenti della Comunità, relativi alla con-troversia che ebbe col principe. Era stato suo intentocon ciò di privare il delegato Zoppi degli opportuni ma-teriali al completo scoprimento di tutte le trame e rag-giri da lui e dai suoi compagni adoperali, e sperandoche il di lui vescovo volesse mostrategli indulgente, losupplicò con lettera dei 4 5 maggio, a mandare personaall Esenta per rinnovare il processo. Lo stesso vescovoprovò non leggera afflizione, allorquando intese le con-danne che il Zoppi pronunciò contro i sacerdoti, e que-sti con lettera del 20 giugno , gli porse una piena giu-stificazione del suo operalo. Il vescovo trovavasi assenteal giungere di quella lettera, ed in sua vece rispose il §di lui vicario monsignor Antonio Soncino, nel giorno 25 jfò oc£ \ 15 p>. di quel mese. Non si poteva rilevare come fosse conce-pita quella lettera, ma tuttavia si formò congettura checontenesse termini assai cauti e circospetti. Tutto quanto venne da noi raccontato della rivolu-zione dei castiglionesi e delle controversie verso il loroprincipe Ferdinando, Io vidimo scritto negli autografi diquei tempi, nei processi autentici e nelle lettere origi- nali, dei quali scritti fu fatta per noi la più attenta di-samina. Ciò, di cui non sapremmo dare irrefragabile te-stimonianza, mancando i documenti, si è circa la tradi-zionale asserzione, che attribuisce al delegato Zoppi ilgrave carico d avere castigato con eccessive condanneed inesorabile rigore quegli individui castiglionesi, suiquali cadeva soltanto il sospetto di reità. Ciò che peraltro si può asserire si è, come il Zoppi, adoperandoestremo rigore nel condurre e costruire ì processi, pre-stava cieca fede a tutte le deposizioni dei


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