Libri qvattro dell'antichita della citta di Roma : raccolte sotto brevita da diversi antichi et moderni scrittori . orno erano molte fepulture di grandiflimi cittadiniRomani, come quella di Silla,dHircio, di Panfa, & di Drufo padre diClaudio Imperatore. I giuochi equirij fi faceuano nel Campo Martioconlecarrette,& caualliin honor di Marte,incominciando ilcorfodalMaufoleo dAugufto,& terminando al circo Flaminio; & fé non fuffequello fpatio da moderni edifici) ftato occupato fi vederebbono beniffi-moiueftigij;& la chiefa di fanta Maria da Papa Anaftafio edificata, fudetta Equiria, perche di quiu


Libri qvattro dell'antichita della citta di Roma : raccolte sotto brevita da diversi antichi et moderni scrittori . orno erano molte fepulture di grandiflimi cittadiniRomani, come quella di Silla,dHircio, di Panfa, & di Drufo padre diClaudio Imperatore. I giuochi equirij fi faceuano nel Campo Martioconlecarrette,& caualliin honor di Marte,incominciando ilcorfodalMaufoleo dAugufto,& terminando al circo Flaminio; & fé non fuffequello fpatio da moderni edifici) ftato occupato fi vederebbono beniffi-moiueftigij;& la chiefa di fanta Maria da Papa Anaftafio edificata, fudetta Equiria, perche di quiui paffaua il detto corfo ; nel giardino dellaquale fi veggono colonne, che dimonftrano lordine dun portico mol-to antico, ilquale per mancar dellaltre fue corrifpondentiparti,non fipuò auucrare fé quefto a un Tempio più toflo che ad altro edificioferuiffe. Hor che habbiamo(per quanto comporta la notitia dataci dagli fcrittori) ragionato delCampo Martio pattando il ponte ce nanderemo inTrafleuere. FINE DEL TERZO LIBRO. I(57DELLANTICHITÀ DELLA CITTA DI ROMALIBRO Q^V ARTO. DEL TRASTEVERE,. avendo fino a hora ne gli altri tre libri di qucfta antichità ragionato di tutti gli edifìcij piùnoteuoli, & degni, che erano anticamente,&ne tempi noftri ancora,o in tutto, o in parte fiveggono in Roma ; efìendo hora per defcriue-re quelli, che medefimamente furono, o fi vcggono adefìò, da gli antichi ftati edificati nelTrafleuere, da latini detto il monte Ianiculo;non farà fuor di propofito daprire hora al let-tore in parte lanimo mio, per farlo capace delle cagioni, che mi hannoa quella fatica adunque, che tanta forza hanno appreffo dimehauutoi preghi delli amici, che io melfoda banda ogni timore mifon prefuppolto folamente, che il piacer loro fia cofa giufta, honefla, &da non efier fenza gran biafimo rifiutata ,• né farebbe forfè quello mio ardire in parte alcuna degno di biafimo, fé il tempo, che elfi mhanno affégnato a principiare, & dar fine a quella imprefa


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