Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . facesserotutto il peggio che potessero contro le persone e le robedei castiglionesi. zz Caduto a vuoto il progetto del Palfi, il duca di Parmasi intromise egli stesso pel componimento delle differenzedei castiglionesi col loro principe, e siccome essi a luimolto deferivano, così potevasi ripromettere buona defi-nizione della controversia. Formossi una commissione, icui membri erano don Ruggeri, il dottore Gandini, Zecchi,e Mergoni, ai quali diedesi ampia podestà di trattare edecidere di concerto coi ministridi sua Altezza. Sul


Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . facesserotutto il peggio che potessero contro le persone e le robedei castiglionesi. zz Caduto a vuoto il progetto del Palfi, il duca di Parmasi intromise egli stesso pel componimento delle differenzedei castiglionesi col loro principe, e siccome essi a luimolto deferivano, così potevasi ripromettere buona defi-nizione della controversia. Formossi una commissione, icui membri erano don Ruggeri, il dottore Gandini, Zecchi,e Mergoni, ai quali diedesi ampia podestà di trattare edecidere di concerto coi ministridi sua Altezza. Sul primoaprirsi delle conferenze nacque tra loro discordia, suquali materie si dovesse in prima discutere, mentre iministri instavano per trattare prima degli affari civili epolitici, e poscia dei criminali ; ed i deputati volevanoinnanzi al resto, sugli affari criminali disputare. Non po-terono convenirsi, e dopo dieci giorni perduta ogni spe-ranza di accordo tra loro, terminarono le concioni, ed ideputali ritornarono in patria, li 22 di giugno. La Comu- <sP. -canopo nità di Castiglione ormai stanca dal dare ascolto ai prò- *<J|S getti, venne in pensiero di chiamare a consulta le due foComunità di Medole e Solferino, e convennero tutte trenel partito di mandare un nuovo deputato a Vienna. Siconfidavano chegli sarebbe ritornato, con avere conse-guito quanto era nei loro voti, ed alla sua premura cal-damente si raccomandarono. Fu eletto a quest ufficio ildottore Gandini, che partì li 22 luglio. Ai tre del suc-cessivo agosto arrivò reduce da Vienna don StanislaoBresciani. Egli era uno dei deputati che andarono a Viennae colui nel quale don Ruggeri riponeva tutta la fiducia,perchè meglio degli altri destro, ed assai pratico degliaffari. II Bresciani con somma avvedutezza aveva pro-gettato la vendita di quei feudi, ad un altro principeestraneo alla prosapia dei Gonzaga, e le condizioni eranosì favorevoli che il principe don Ferdinando e don Fran-cesco suo fratello, mos


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