. Della ragione di stato, libri dieci . altre cofe tali in de forartieri, vi fono vendute à lar modo ; e per gentilexxe > ^ ciance da dome, il tao Strato fi vota delle vere ricchezze. Lapidum caufa {diceua Tiberio par- landò della delle donne) pecunia nolirai ad exrernas,auc hoftiles gcares transferuntur, 2\{^/l deue fax foco conto di ciò; per che egli è cofa cer^ tijjtma, che tutti i grandi fmperij hann0 rouinatoperdueviti] ;equeHi fono flati il luffo, e Vau ariti Aide* quali lauaritiaènata dal luJfo,eniuffo dalle donnea. lì Fine dsi Secondo Libr«* loJ DELLA RAGION DI S
. Della ragione di stato, libri dieci . altre cofe tali in de forartieri, vi fono vendute à lar modo ; e per gentilexxe > ^ ciance da dome, il tao Strato fi vota delle vere ricchezze. Lapidum caufa {diceua Tiberio par- landò della delle donne) pecunia nolirai ad exrernas,auc hoftiles gcares transferuntur, 2\{^/l deue fax foco conto di ciò; per che egli è cofa cer^ tijjtma, che tutti i grandi fmperij hann0 rouinatoperdueviti] ;equeHi fono flati il luffo, e Vau ariti Aide* quali lauaritiaènata dal luJfo,eniuffo dalle donnea. lì Fine dsi Secondo Libr«* loJ DELLA RAGION DI STATO DI GIOVANNI BOTERÒ B E N E S E. I-LIBRO TERZO. ^ Delle maniere di trattenere il Popolò é ABBI A M O finhoraragiovato in generale delle vir-tùi con le quali il Trencipe fipuò far amare, e riputare ; lequali due cofefono i fondami-ti dogni gouerno dì Stato»Tarliamo bora alquanto piikin particolare dalcuni mezj,à ciò appartenenti. Iprimi fono Cabbondanza, e la^ace, eiaGìufìitìa, della quale hahbiamo ragionata alfe-. SECONDO. 109 dì fopra. perche il popolo, che fen%a, paura, dì guerraflranìera, ò cìuìle, e tema defier affafsìnato incafa per violent^^ò per fraudCyha i cibi necejfari] à buafììercatOy^ altro mn fi cura, del che ne fa fede il popolo<CIfraek neìlEfitto;d<yu€ heche foffe ìnvna di4ri(}imaferuità, € tranA^ìiiaiQ firanamente da minilìri del Ref arponejfi eh non hamiiapur tempo di rtfpirare;rìon^dimenoy per U copia de cibi, che vi haueuay non penfa*uà pure alU libertà ; ^ aWincontro,mentre caminauafcr lo defertoynd ogni mìnimo mancamento dacqua ò-daltra fimilcofa,mormorauaye fi larntnaua fuor di modo di chi Vhmeiia cauato dEgitto. E tutti quei y che inRoma a?pirarono al Regno,tentarono ciò per gratificarfi la plebe, €on diflributioni dì fermenti, e con mettereÀ campo compartimenti di terreni e con leg^i agrarie^ e€on tutto ciò, chera atto à fattolUre d popolo Roma-mo Cefi fecero ì Cafsij.ì UMeli] i CHan
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