. Trattato dell'imbrigliare, maneggiare, et ferrare cavalli : diviso in tre parti, con alcvni discorsi sopra la natura di caualli, con disegni di briglie, maneggi, & di caualieri a cauallo, & de ferri d'esso. i dellainontada,& parimente della falfa montada^che fi uerra a far buo-na fortezza,ne soffenderà la gengiua. Quinào / cmillo ha la gengiua carnofa. Cap. XI r. Vando 1 cauallo ha la gegiua carnofa. Se uolendo *1caualiere ualerfì dellimboccatura per meglio reg-gerlo,egie buona la beuagna,con rotella,&fìmilméìanghettaintie^ ra anchora in effa non farà male. Ma


. Trattato dell'imbrigliare, maneggiare, et ferrare cavalli : diviso in tre parti, con alcvni discorsi sopra la natura di caualli, con disegni di briglie, maneggi, & di caualieri a cauallo, & de ferri d'esso. i dellainontada,& parimente della falfa montada^che fi uerra a far buo-na fortezza,ne soffenderà la gengiua. Quinào / cmillo ha la gengiua carnofa. Cap. XI r. Vando 1 cauallo ha la gegiua carnofa. Se uolendo *1caualiere ualerfì dellimboccatura per meglio reg-gerlo,egie buona la beuagna,con rotella,&fìmilméìanghettaintie^ ra anchora in effa non farà male. Ma accadendo di no poter far fenza laperta in quel cafo dico,che fé gli metta il chi-appone da una prcfa, ouerqdadufCcomportandolo pero il feffo)nella, quale fìa rotella. ^^ lolendoii feruir ddk montade^dico^chenon e,^ne Bene, facendo quando lì uoglia maggior fortezza c5 fai-fa quando fi uoglia con mótada, fi ponga quella nellallroppa femplice,che fi uerra à far buona fortezza,fl fopra h gengiiia^come nel palato ^t fé fi uorra ualer de fortezza,che batta da i lati della gengiua,fira buona briglin^pcr chiufa la falla iìroppa,& per aperta lo chiappon a PRIMO itj Quando Ugcn^ìuuél cdiullo éjUtd tùrmenutct^ò rottd ddU SrtglU Cup, X111. P^^3 SSEND O la gengiua del cauallo tormentata ol^ffji, rotta per caufa della briglia fpiaceuQie^d di cattiua^^^Sll ^^^^^^^ molto meglio farla guarire con rimedi,che^^gj da fé llelTa d rifani^perche in quelle crepature fànanl^^^a^^^B doli fenza nmcdi nafcerebbero calli, o carnoiitagror5ifsnna,& durifsimajonde poco egli temerebbe la briglia, neilmaneggiarla bene,non potendo ihuomo ritenerlo come farebbe,bifogno . Dicoadunque^chelfendo rotta fa di mcflicri li rimedi a quella conuenienti,accio nò faccia callo,nc carncxfìta;ne ancho bifogna mouerlo fé non di trottolo di palio, caualcarlo;perche non sinftalifca o per altro^mettedoli allho-^ra fortezza di fuore della bocca,!] come a


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