. Dialogo dell'imprese militari et amorose di monsignor Giovio, vescouo di Nocera : con vn ragionamento di messer Lodouico Domenichi nel medesimo soggetto ; con la tavola . >» ^^e^i^er^ ) éi^^gfni m/^//>* / ^^M^;,^ ^a^n^zA DI MONS. GIOVIO. 127 ^tirea di Capotta T)iCddi%ermole,ckerd, come difopra hodetcoyVn^ maz7:p dipdmgiane daUncUn colmotto, chediceua,Fomhmnondeermt^ nel quarto eraU Carci^liodel Sig, fuopa-dre fenz^a corpo\cioè,necj]?e,necmem:egirauaperl:eHremità nelcampa hianco dello fendo intra lalloro \>n hreue doro^che diceua; VIRTVTIS TROPIIEA N O V AE NON D E G E- NERADDET; Vol


. Dialogo dell'imprese militari et amorose di monsignor Giovio, vescouo di Nocera : con vn ragionamento di messer Lodouico Domenichi nel medesimo soggetto ; con la tavola . >» ^^e^i^er^ ) éi^^gfni m/^//>* / ^^M^;,^ ^a^n^zA DI MONS. GIOVIO. 127 ^tirea di Capotta T)iCddi%ermole,ckerd, come difopra hodetcoyVn^ maz7:p dipdmgiane daUncUn colmotto, chediceua,Fomhmnondeermt^ nel quarto eraU Carci^liodel Sig, fuopa-dre fenz^a corpo\cioè,necj]?e,necmem:egirauaperl:eHremità nelcampa hianco dello fendo intra lalloro \>n hreue doro^che diceua; VIRTVTIS TROPIIEA N O V AE NON D E G E- NERADDET; Volendo dire, chegli non tralignerà dafuoi^^l^ton-maaggitmgeracjualchefuagloriofaepeculiareimpre-fa, Equeflainuentionefece Vago )^edere nellofendardo colfuohoneBo e moderatoJìgnificaro*. DO ^mnhecchij Capitarne Tren-^cipimportajfer gualche arguta imprefaì 9ar chequeHi Simo^rhennfecu quegli dtMtlamper^ngrarepomredrSepreumtJi ^t*ratti,Morfi,Moraglie,Stregtie, Scopette, ^^7f^ Pt^ 128 DIALOGO DELL IMPRESE efimiltrame con foca \iuez^ dt motti e forfè troppo arrogantefigmfcdto. GI o. E^i e pero^md pure ce ne fono fati alcunhchehanno haiiuto del buono e delt elegante-^come f ti quella di Utfconte,eh e edifici il [aftello^Upalco : &* il ponte di ^Pa-^uidy opra pari alla grandezza de2^mani: effo porti il tizzoneaffocato con lefecchie dell acqua attaccate • dolendo dire, ch^effoportaua la guerra e la pace,poiche con lacqua fffegne il fuoco-^Vero è, che gli manco il motto. Jda quella del Conte Cola dacampo hafjo a memoria de m^ri padri hehhe foggetto ^ ani-ma; il quale fiando alfoldo col gran T^uca C^rlodi Sorgogna^non f curò dacqui^r fama di notahil perf dia per Verìdicar/ìd)>na priuata ingiuriale ciò fu, perche per Vn dijfarere in ynaco


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