Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . ne, gli fece dire che assai cose di sommo mo-mento aveva a partecipargli per parte di una giovanesua amante. Fattasi lambasciata 1* egrotante Castellinosoggiunse che desiderava con somma bramosìa di abboc-carsi collamico. Entrato egli in istanza e partiti gli altri,cavata una pistola di tasca ed appressatosi all infermo inatto di volergli parlare allorecchio, gliela scaricò in capoe sul colpo lo tolse di vita. Eslrasse indi un pugnale econ quello gli trapassò più volte il cuore, ed il cadaveredisformò. Dopo un tal fatto, entra
Storia di Castiglione delle Stiviere sotto il dominio dei Gonzaga . ne, gli fece dire che assai cose di sommo mo-mento aveva a partecipargli per parte di una giovanesua amante. Fattasi lambasciata 1* egrotante Castellinosoggiunse che desiderava con somma bramosìa di abboc-carsi collamico. Entrato egli in istanza e partiti gli altri,cavata una pistola di tasca ed appressatosi all infermo inatto di volergli parlare allorecchio, gliela scaricò in capoe sul colpo lo tolse di vita. Eslrasse indi un pugnale econ quello gli trapassò più volte il cuore, ed il cadaveredisformò. Dopo un tal fatto, entrarono in istanza i com-pagni per impadronirsi del danaro, dellanello di bril-lanti che aveva in dito, delle armi, delle vestimenta edi quantaltro ebbero a rinvenire. Frattanto il principe Francesco assieme al domesticogiunse a Monlechiaro dopo un viaggio precipitoso, ove, fuospitalmente accolto presso la nobile famiglia Monti, unadelle più cospicue di nobiltà bresciana. Colà fu assistitocon indefessa premura e gli fu prodigato quanto occor- . revagli per la guarigione, giacché incontrò tosto gravis-sima malattia. Furono chiamati il medico Fortunato Inon-dino ed il chirurgo Andrea Giovanelli, entrambi vero-nesi, che in allora avevano fama di valentissimi nellaloro professione. I castiglionesi di ciò avvertili se neindegnarono e fuori dogni termine di giustizia volleropunirli. Li attesero infatti sullo stradale, li bastonaronoaspramente ingiungendo loro di non più prestarsi perla cura del principe Francesco, perchè altrimenti li fa-cevano morire. Da tali minaccie niente impauriti, nonabbandonarono il loro infermo e portaronsi a Montechiaropercorrendo uno stradale diverso dal primo, e mercèT incessante loro cura, in breve tempo il principe fu gua-rito ed il domestico dassai migliorato. Il principe, seb-bene in casa Monti fosse trattato da pari suo e che limembri di quella nobile e generosa famiglia bramasserodaverlo fra loro per più lungo tempo, tuttavia gìincre-sce
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