. Quattro commedie del divino Pietro Aretino. : Cioè Il marescalco; La cortigiana; La talanta; L'hipocrito, novellamente ritornate, per mezzo della stampa, a luce, a richiesta de conoscitori del lor valore. riofece vna gioftra con gli huomini darme divero, i quali haueuario i gambali, i cofciaH»5: il capale di fèrro, 3c al mio tempo i Benti-uogIi,alenozze loro, ferno il giuoco de lainguintana, oue io ruppi vna lancia bufa pie-na di vccelli,e dipinta, in fci colpi, 6c al miotempo ballala la fefta del Capitano del malnome con vna Signora, pero col fazzoletto,perche alhora non fi poteua toccatela


. Quattro commedie del divino Pietro Aretino. : Cioè Il marescalco; La cortigiana; La talanta; L'hipocrito, novellamente ritornate, per mezzo della stampa, a luce, a richiesta de conoscitori del lor valore. riofece vna gioftra con gli huomini darme divero, i quali haueuario i gambali, i cofciaH»5: il capale di fèrro, 3c al mio tempo i Benti-uogIi,alenozze loro, ferno il giuoco de lainguintana, oue io ruppi vna lancia bufa pie-na di vccelli,e dipinta, in fci colpi, 6c al miotempo ballala la fefta del Capitano del malnome con vna Signora, pero col fazzoletto,perche alhora non fi poteua toccatela manoa le donne ballando, adeflb gli huomini Utengono afcofa fotto la cappa con mille caca-baldole,5c è vna gran difiionefta,6c vna granribaldcriaj bafta mò. Vi Vi confclfTo bene, che mimetteria vh beftlalpendere di centra fare vn Signore,perche,fc iofoffi vn Signore (che Dio me ne guardi) nonfaprei mai^come loro^non riconofcere fede diicruitorc, ne beneficio damico, ne carnalitàdi (angue,ne potrei con la mia caftroneria ag-giuger mai a la loro, io non vo dire là Giannicco: o ilfottilladron-ccllo, o il gran ghiottoj attendete a lui,chcÌQimraccommando a le Signorie voilrc». ATTO PRIMO Scena prima. giannicco ragaz. ZO PADRONE.


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