La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . di Gio-vanni Morelli (Kunsthritischen Studien ecc., voi. I, p. 327),recentemente confermato dal Calzini (U Arte, a. XI, p. 225),Apollo e Talia sono da attribuirsi a Timoteo Viti, le sei Muserimanenti a Giovanni 1 Ricordo tra i dipinti di altre scuole sicuramente confitti entro cornicida camera, le sette Allegorie delle Arti liberali che Giusto di Gand eseguiper la biblioteca del palazzo ducale dUrbino, e di cui solo quattro (Mu-sica, Rettorica, Dialettica, Astronomia) giunsero fino a noi ; i ventotto ri-tratti di uomini famosi an


La casa fiorentina e i suoi arredi nei secoli XIV e XV . di Gio-vanni Morelli (Kunsthritischen Studien ecc., voi. I, p. 327),recentemente confermato dal Calzini (U Arte, a. XI, p. 225),Apollo e Talia sono da attribuirsi a Timoteo Viti, le sei Muserimanenti a Giovanni 1 Ricordo tra i dipinti di altre scuole sicuramente confitti entro cornicida camera, le sette Allegorie delle Arti liberali che Giusto di Gand eseguiper la biblioteca del palazzo ducale dUrbino, e di cui solo quattro (Mu-sica, Rettorica, Dialettica, Astronomia) giunsero fino a noi ; i ventotto ri-tratti di uomini famosi antichi e moderni fatti da Giusto per lo stesso luogo;i quadri (tra i quali due del Mantegna, due del Costa e uno del Perugino) 174 CAPITOLO III Dei documenti grafici a me noti, uno solo rappresenta unacornice di ricignimento di carattere artistico ed è laffrescodel Ghirlandaio nel coro di S. Maria Novella raffigurante laNatività della Vergine (fig. 115). Ivi, tra la spalliera intarsiatae il soffitto, corre sulla parete un fregio di putti danzanti, co-. Fig. 123. — Ritratto di ignoto, di Sandro Botticella lorito in modo che si rimane incerti se lartista abbia volutorappresentare un bassorilievo di maiolica del genere di quelliche uscivano dalla bottega dei Della Kobbia o un finto rilievoa chiaroscuro, dipinto a fresco, su tavola o su tela. Trofei darmi. — Le pareti delle sale e delle logge internesi ornavano spesso con trofei di lance, di scudi, di targhe, di che decoravano uno studio nel castello di Mantova. (Sulla collocazione diquesti ultimi vedi Patricolo in Eassegna dArte, voi. I, p. 37). LA DECORAZIONE DELLE STANZE SIGNORILI 175 rotelle e di palvesi, recanti in colori e oro stemmi gentilizie del Comune. Erano armi di parata, che altre volte avevanoservito ai membri della famiglia in occasione di cavalcate,di armeggerie e di tornei o per andar rettori in qualchecittà, e che ora si appendevano nei luoghi più in vista, nonmeno per nobile ornamento che per ricordo e tes


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