Storia dell'Italia antica . em, vastitndinemque, calamita- 1 Vedi Marini, Fratelli Arvali. Gap. NUMI SABINI ED ETRUSCHI A ROMA. 741 Cogli Dei del Lazio venne a Roma anche la religionesabina ed etnisca. Il colle Tarpeio e il Quirinale furonoripieni di are sabine da Tazioe da Numa. I Sabini conti-nuando in dura e semplice vita,nel culto loro ritenevano laforma più prossima al fetici-smo. Quindi portarono a Romail culto della Luna e del Sole,di Vulcano Dio del fuoco, diNeriene Dea della forza, diSummano autore dei fulmininotturni (), di Quirino che siconfonde con Marte, di Diana,di Flora, d


Storia dell'Italia antica . em, vastitndinemque, calamita- 1 Vedi Marini, Fratelli Arvali. Gap. NUMI SABINI ED ETRUSCHI A ROMA. 741 Cogli Dei del Lazio venne a Roma anche la religionesabina ed etnisca. Il colle Tarpeio e il Quirinale furonoripieni di are sabine da Tazioe da Numa. I Sabini conti-nuando in dura e semplice vita,nel culto loro ritenevano laforma più prossima al fetici-smo. Quindi portarono a Romail culto della Luna e del Sole,di Vulcano Dio del fuoco, diNeriene Dea della forza, diSummano autore dei fulmininotturni (), di Quirino che siconfonde con Marte, di Diana,di Flora, di Tacita o Mania oLarunda madre dei Lari, di Ve-dio, della Salute, della ForteFortuna, di Sanco, di Feronia,di Saturno, di Opi, della Fede,degli Dei Novensili (). In appresso coi re etruschila semplicità della primitiva re-ligione sparisce tra le splen-dide pompe e gli Dei grandie potenti che lasciano lEtru- . . T . Marte guerriero. ria e si tanno cittadini di Ro-ma. La città latino-sabina anche sotto il rispetto reli-. tes, intemperiasque prohibessis, defendas, averriincesqiie: iitique Utfruges, frumenta, vineta, virgultaque grandire,heneque evenire -sinas :pastores, pecuaque salva servassis^ duisque bonam sahiteni valetndi-nemqite mihi, domo^ familiaeqìie nostrae. — Per limagine di Marteguerriero vedi Visconti, Mus. P. Clementino, IV. 7. C) Cicerone, De Divinai., I, 10, parla della statua di Summano neltempio di Giove sul Campidoglio. Vedi anche Walz, loc. cit., pag. 17. (^) Dionisio, II, 51; Varrone, De , V, 74. Sulla provenienza di 742 GIOVE, MINERVA E GIUNONE. [Lib. II. gioso sente potente linflusso che muove da Tarquinia eda Cere. Tutti i popoli barbari al principio si rassomigliano più0 meno tra loro: ma tostochò uno di essi si discostadalla primitiva rozzezza, e si fa gentile per arti novelle,perde anche le somiglianze che già ebbe con quelli natio no dal medesimo ceppo. Così lEtruria giunta a splen-dore grande di civiltà, e divenuta la prima delle n


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