. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. -, tenuto fatto dallAcqua nonfa tendo notare, ^ijibtlmente uiene aiutato dalla 2\[y N ZIA TA in quel pencolo ,e ne fcampa ? Cap. X LI III. Cofa già nota, che Ce fare combat-tendo nel Faro dAleiTandria,fo-praffatto da Nemici, ne più Ibtfe-rir potendo lo impeto delle frec-ce, che veniuangli addoffo ; faltòfopra di vna Scafa, quale aggrauata fbuerchio dalpefo di molti ricoueratiui, he affondatafi; Cefarefi meile a nuoto, &: andò forfè dugento palli eoala man deftra fuor dellacqua, portando li Tuoi li-bri, fin che arriuaffe
. Scelta d'alcuni miracoli e grazie della Santissima Nunziata di Firenze. -, tenuto fatto dallAcqua nonfa tendo notare, ^ijibtlmente uiene aiutato dalla 2\[y N ZIA TA in quel pencolo ,e ne fcampa ? Cap. X LI III. Cofa già nota, che Ce fare combat-tendo nel Faro dAleiTandria,fo-praffatto da Nemici, ne più Ibtfe-rir potendo lo impeto delle frec-ce, che veniuangli addoffo ; faltòfopra di vna Scafa, quale aggrauata fbuerchio dalpefo di molti ricoueratiui, he affondatafi; Cefarefi meile a nuoto, &: andò forfè dugento palli eoala man deftra fuor dellacqua, portando li Tuoi li-bri, fin che arriuaffe a luo fcampo. \.tggt{\ diSertorio, che ferito in vna guerra de Cimbri, va-licò a nuoto il fiume Rodano, ellbndo armato dicorazza, e daltro arnefe graue, così Scampandola viti. Per non auer auuto cotal deftrezza del-lvfo del notare Giouanni Gambonida Bifegli,Città pofta lungo la marina venti miglia vicina aBarii entrato vn giorno in Arno alauarfi;del me-iedi Luglio il d\ 5. dellanno i ^ 5 4. in luogo ap-pellato Stracciabrache \ poco mancò, che in va fondo. deUa Santifs. Munj^hfa. 2^^ fondo dacqua, la vita, afFcgato dalla troppa ac-qua, non lafcialTe. Anzi perduta egli la vita viaueua, flato fotto Tonde coperto, e da quelle perifpazio di mezhora agitato : fé non che eflendofida lui con eccellìua diuozione Supplito a quantogli mancauano le parole, in voto alla Nunziataofferendo/i ; dalla Nunziata ebbe foccorfo tale,che apparfagli dauanti a gli occhi, e confortando-lo a non temere, il trafle fuor di quel pelago, nonfapendo egli il come, fènza che pur gocciola dalui fi foflè beuuta del fiume, e fenza minimo af-fanno al petto fentirfi. Mirando adunque coftuidoue pericolato lì era j e da chi gli fu porto fcam-po confiderando j riueftitofi preftamente, con lamaggior follecitudine, & anfietà che auefTe auutagiammai, andò a ringraziar la fua Libera-trice , ponendo poi nella Chiefa dipin-^to il paffato accidente, in fede cflqual miracolo egli peccato-re venilTe graziato,
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