. Teatro d'imprese . ék^ atterrava,Leonecol motto Spretis mi nimis, èfòtto nomedi Acadcmico Ar- Guaimidito. Vn Cane, che auuentandofì ad vn Leone il ritenne, il morfo,ncmai lafciò limprefa , ancorché fc gli recideflero le gambe ; di vrutal Cane ne fcriuc Eliano , con parole Nec caesvs caedam, Cp-^ di Gio: Battifta Rota per lignificare , che vn Caualierc fìcuro dimorire etiandio non lafciarebbe lImprefi. Vogliono, che i CaniVane Seconda. L 3 dIn- Dirti, B;r, \66 Teatro dImprefe, dIndia fieno tali, che affrontino, & abbattino i Leoni. Il Cane ad vnoalbergo dipinto portoli Tallo con le paro
. Teatro d'imprese . ék^ atterrava,Leonecol motto Spretis mi nimis, èfòtto nomedi Acadcmico Ar- Guaimidito. Vn Cane, che auuentandofì ad vn Leone il ritenne, il morfo,ncmai lafciò limprefa , ancorché fc gli recideflero le gambe ; di vrutal Cane ne fcriuc Eliano , con parole Nec caesvs caedam, Cp-^ di Gio: Battifta Rota per lignificare , che vn Caualierc fìcuro dimorire etiandio non lafciarebbe lImprefi. Vogliono, che i CaniVane Seconda. L 3 dIn- Dirti, B;r, \66 Teatro dImprefe, dIndia fieno tali, che affrontino, & abbattino i Leoni. Il Cane ad vnoalbergo dipinto portoli Tallo con le parole di Pindaro, che vaghonoBlanditvr amicis. Il Domenichi dipinfe il Cane appreflo la greg-gia di pecorelle per manifcftare la diligenza dAntonio Altouiti Arci-uefeouo di Fiorenza, e di lui fece Emblema con parole Non dor-mit qyi cvstodit. Il Martino fu dato dal Bargagli ad Annibale, n<, -altnaj^fcipubaJeSerminiconnomediCaualier Saggio, ò del Saggio Ardire col dire Immittis in Cjn. Sim. <j ^lie- Francefco Sforza Primo Duca divntal cognome di Milano hauendoprelo portello dello flato per vigore dellheredità della Moglie, e con laforza dellarmi quietare le colè, fece di ricamo iopi a la giornea militarevn brauo Veltro, ò Leuriere allentato con le gambe di dietro, & innal-zato co* piedi dinanzi lòcto vn Pino con motco Qvietvm nemoimpvne lacescet. Pecca in vanità ,& alterigia, dice Hercole Ta£lo. Si direi 10, le folle Itaco vn codardo; ma che vn Duca inoltri co-là degna di vn Caualiere , e di Capitano di cjuel valore, che co fat-ti verirkò, e rattitìcò il concetto, e dire, che fia vanità, credo, che va-nità ha di chi lo dice : Le medefìme parole vengono riferite lotto ilmedclìmo nome lopra vn Cane , che co piedi tenta far danno advn tronco dalbero, e ciò indarno, con che fignificaua i fuoi nemi-ci, che indarno credeuauo diiturbailo . il Cane,che allatra alla Lu-na fu tolto da Fabio Gio
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