. Delle imprese, trattato . E L Cinocefalo, daLatini detto Canicipiteàmolti fono i Icrogliiìci i e di lui nuUanimalcappreflb gli Egitti) fu ne più ranto,ne più fa-crato. Haue egli la forma della Simia con laCoda, per ciò detto Cercopiteco. Ma è dicorpo maggiore, più forte, più feroce, e più^^m^^fS^é^^^^ fìmile alla faccia Canina ondhàriceuuto ilnome da i Greci. Del Latte di queftanimale viuono i Numi-di, e i Menifmni, cheho voluto dire acciò che non penfi alcuno chio intenda perCinocefalo, quella qualità dhuomini di cui fa mentione Me-gaftcne, channo il capo


. Delle imprese, trattato . E L Cinocefalo, daLatini detto Canicipiteàmolti fono i Icrogliiìci i e di lui nuUanimalcappreflb gli Egitti) fu ne più ranto,ne più fa-crato. Haue egli la forma della Simia con laCoda, per ciò detto Cercopiteco. Ma è dicorpo maggiore, più forte, più feroce, e più^^m^^fS^é^^^^ fìmile alla faccia Canina ondhàriceuuto ilnome da i Greci. Del Latte di queftanimale viuono i Numi-di, e i Menifmni, cheho voluto dire acciò che non penfi alcuno chio intenda perCinocefalo, quella qualità dhuomini di cui fa mentione Me-gaftcne, channo il capo di Cane, il latrato per voce, che ve-fiono pelle di fiere, e che fi pafcono dì Serpi ; e fimili huomini,racconta Paufania, che veduti fuflero da Eufemo nellIfolcdellOceano. Era fimbolo della Luna per ciò che nell ifteflbtempo che la Luna da nullo candore illuminata, congionta alSole pafia, e fi nafconde a noi, il Cinocefalo mafchio par cheperda la vifti, ne prende cibo , quafi piangendo il ratto della Luna,. LIBRO SECONDO, ce Luna ; e la femìna, oltre a quefti effetti, naturalmente man-da Fuori il languc . Di qui nafce cherano adorati neTempij, ^^^^^^j^acciò che certa lì fàpclle la congiuntioncdelSolee della Lu- i^^J^i^Jj^^^^na. Alle Simie attnbuifce Cornelio Tacito il medelìmo. Qua- p,o,do era dipinto dritto in piedi, lìgniHcaua il nafccrc della Lu-na. Fingeano anco chaueflc le mani alzate al cielo, e nel capovn Diadema Regale, e tutto ciò per che nel nafcere della Lu- j^^j^^^** ^^^napareache ricoueraflc la luce, e par chel modo delladora- Adowió con le mani alzate, fuife efpreilb da Koratio, Calofiipinasft tulcris minus Hafcente Luna rufìica Vhilyre, e quel che fiegue. Ma quando (ìgniHcar voleano rEquinottio,piiigeano il Gino- Equinotti»cefalo fedente, per che nel tempo dellvno e dellaltro Equi-nottio, quellanimale dodici volte manda fuori gli efcremen-ti del bere ; il che fu occafione chei pinfcro (opra i Fóti, quafi Cinocefaloche in quefb


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