. Iconologia . infieme , mafoli fi trattennero a cena, nella quale cosi dille a Timone Apemanto . OTimone , che felice forte è la noltra, e che faporito convito è quello *pofciacchè quivi altra perfona non evvi che Tu, ed Io ! Rifpofe felice forte, chiamarci quello un grato apparecchio, quando Tunon ci folli a tenermi compagnia . Plutarco nella Vita di Marcantonio. FATTO FAVOLOSO. ATlante Figliuolo di Giove, e di Olimene effendo fiato avvertito dallOracolo di guardarli da un Figliuolo di Giove , entrò in tanta diffi-denza di chiunque , che fi rifolvetté di non voler più converfa


. Iconologia . infieme , mafoli fi trattennero a cena, nella quale cosi dille a Timone Apemanto . OTimone , che felice forte è la noltra, e che faporito convito è quello *pofciacchè quivi altra perfona non evvi che Tu, ed Io ! Rifpofe felice forte, chiamarci quello un grato apparecchio, quando Tunon ci folli a tenermi compagnia . Plutarco nella Vita di Marcantonio. FATTO FAVOLOSO. ATlante Figliuolo di Giove, e di Olimene effendo fiato avvertito dallOracolo di guardarli da un Figliuolo di Giove , entrò in tanta diffi-denza di chiunque , che fi rifolvetté di non voler più converfare con ve-runo , e ributtò qualunque fofle perfona dalla fua Cafa . Vi andò finalmentePerfeo, ed incontrò .la ftefla forte, che gli altri. Si offefe in modo Per-feo per la villana repulfa , che gli rubbò i Pomi, tanto da lui accurata-mente guardati ; indi fattagli vedere la teda di Medufa, converfelo in_„suna cosi alta Montagna , che 1 occhiò non giunge a fcoprirne il fommó .Ovvidio Metam, Ub. DIGE- TOMO pi Ce/are Fjpa . 201


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